Fautori dell’innovazione a parole, prigionieri dell’immobilismo nei fatti, i club di serie A si riuniranno oggi, a 4 giorni dalle elezioni del presidente Figc, per votare una serie di riforme. Come scrive il Corriere della Sera: "Il rischio di una fumata nera è elevato. Andiamo con ordine: i presidenti dovranno esprimersi sul nome della nuova guida di via Rosellini. Peccato che a parte idee pirotecniche last minute (c’è chi ieri ha pensato alla candidatura di Marco Fassone, considerando la frenata nella trattativa di acquisto del Milan da parte dei cinesi), Maurizio Beretta (foto) è l’unico nome sul tavolo. La sua riconferma è però osteggiata da almeno sei squadre. Sull’approvazione dello statuto che muterebbe la governance della Lega l’ottimismo non è superiore. Le tredici medio piccole non condividono le linee guida della bozza approntata dalle grandi ma al contempo non hanno formulato controproposte. E i consiglieri federali? Difficile che vengano prorogate le cariche dei consiglieri attuali, Lotito e Pozzo, considerando che il presidente della Lazio è sgradito ai più. Ma al contempo nemmeno è all’orizzonte la votazione di due nuovi. Toccherà al vincitore fra Tavecchio e Abodi lanciare ultimatum alla Lega affinché si risollevi dalla paralisi ed eviti il commissariamento".