Napule è millecolori, voi... bianconeri. Lo striscione appariva in curva B durante il decennio di Maradona, di cui Pino Daniele in qualche modo era stato testimonial. Testimonial riservato, mai evidente. Tifoso non di quelli appassionati, ma interprete con la sua musica anche della Napoli del pallone di quegli anni. Ieri sera in piazza del Plebiscito la gente di Napoli lo aveva accolto con un coro da stadio, domenica nello stadio vero, al San Paolo, lo saluterà per l’ultima volta con una grande unica sciarpata azzurra. E quello striscione un po’ datato, accompagnato un tempo dai cori a ritmo di tamburo, ricomparirà ad una settimana esatta dalla sua morte. E celebrerà la rinascita dei suoi millecolori. La sciarpata non conoscerà settori, sarà la coreografia unica di uno stadio dove Pino Daniele si era esibito per l’ultima volta nel 1998. La società di Aurelio De Laurentiis renderà omaggio al figlio di Napoli, in tribuna autorità sono stati invitati i suoi familiari. L’ingresso in campo dei giocatori toccherà le corde emotive dei sessantamila sugli spalti. Napoli e Juventus daranno il via alla madre di tutte le sfide con il sottofondo di Napule è e a quel punto i millecolori saranno sdoganati, saranno del Napoli ma anche della Juventus. Almeno così avrebbe voluto Pino Daniele, napoletano d’Italia. D’Europa. Aurelio De Laurentiis farà il suo personale saluto a Pino Daniele, mentre la squadra proverà a regalare a lui e quindi alla sua gente una vittoria in campo. Lo stadio si avvia verso il tutto esaurito, il club ha messo in vendita anche i biglietti del settore ospiti, inutilizzabili dai sostenitori della Juventus in quanto la trasferta è vietata per motivi di sicurezza.
Sarà dunque aperto l’anello superiore del settore abitualmente utilizzato per le competizioni europee, privo di reti e limitazioni visive, esclusivamente a bambini al di sotto dei 12 anni (al massimo due) accompagnati da un adulto, al prezzo di venticinque euro, con riduzioni per i bambini minori di 12 anni. Una notte di festa sportiva ma soprattutto di grande emozione. Che toccherà le corde più intime di un popolo che vuole ricordare ancora Pino Daniele. Non è escluso che per domenica il club azzurro possa preparare, a sorpresa, una shirt celebrativa. Ma sarà il coro di «Napule è» a tenere alta l’emozione di tutto il San Paolo, la canzone che sino a qualche anno fa dava il via alle partite casalinghe. L’ultima volta nel 2010 prima della sfida tra Napoli e Inter. Non ci saranno napoletani in campo, ma Napoli e Juventus, insieme, dedicheranno qualche minuto al grande interprete della musica internazionale. Momenti che scuoteranno le coscienze, così come le canzoni di Pino Daniele sapevano fare. Poi la sfida, quella sul campo, quella che vale i tre punti. Che il Napoli di Benitez affronterà forte della Supercoppa sfilata alla Juve neanche un mese fa.