I fischi (abbondanti) piovuti sul capo di Mattia De Sciglio, che, avendo iniziato la carriera in rossonero a dieci anni, era stato indicato un po’ prematuramente come l’erede di Maldini, al momento della sostituzione nella gara con l’Empoli ne sono l’esempio più chiaro: giudicato più colpevole tra i colpevoli, anche perché porta la fascia. Al capitano i tifosi chiedono occhi da tigre, quelli che non vedono da un po’ in De Sciglio, quelli che non vedevano in Montolivo, altro capro espiatorio e catalizzatore di tutte le delusioni rossonere, arrivato a rispondere con grande eleganza a chi gli augurava di tutto sui social.
Come riporta il Corriere della Sera, «Noi ci aspettiamo di più da Mattia, ma a lui non viene perdonato nulla», la sintesi di Vincenzo Montella che ieri ha parlato con il giocatore, molto scontento per la sostituzione. Ieri, infatti, il ds Massimiliano Mirabelli ha parlato con Mattia per esprimergli la solidarietà della società ma anche per capire se vede un suo futuro al Milan. La risposta è stata piuttosto fredda. Mirabelli dovrà fissare un incontro con il procuratore Branchini, ma l’ipotesi più probabile è quella del divorzio, con la Juventus come possibile destinazione.