Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato una lunghissima intervista alla Gazzetta dello Sport. Vi proponiamo alcuni stralci.
Facciamo un passo indietro alla vicenda Politano. Diceva del «Viperetta». Ci racconti…
«Eravamo all’Hilton e gli lancio l’idea: “Vendi Caprari al Sassuolo per 10 milioni”, così noi avremmo potuto prendere Politano. Lui mi richiama dopo un po’: “Ne voglio 18”. Io rilancio con 16, anche se in realtà la trattativa avrebbe dovuto farla con Carnevali, non con me. Quindi il Viperetta mi manda un sms con scritto: “Trattativa chiusa”. A quel punto Politano l’avevo cancellato dalla testa».
Sino al 31 gennaio.
«Già. Alle 21 dell’ultimo giorno di mercato, Carnevali mi contatta e mi dice che Politano si può fare, perché stanno chiudendo Farias col Cagliari. In aggiunta vogliono Ounas in prestito e 15 milioni più il prezzo pagato dal Sassuolo per Farias. Loro dicevano 10 più 3 di bonus, anche se il proprietario dei sardi Giulini aveva rivelato al mio direttore sportivo Giuntoli come la cifra reale fosse 8 più 2... Non sono convinto, ma faccio buon viso a cattivo gioco. Mi dico, buttiamo questi soldi dalla finestra: accetto di pagare 28 milioni più uno di bonus. Siamo d’accordo anche sulle modalità: prestito biennale a 8 milioni di euro più riscatto obbligatorio di 20 milioni al primo punto fatto dal Napoli da gennaio 2019 in poi. E un milione di bonus in caso di scudetto. Prepariamo tutte le carte e i contratti e spediamo in tempo al Sassuolo la documentazione firmata. Erano le 22 e 47. Alle 23 chiudeva il calciomercato».
Politano però non è diventato un giocatore del Napoli.
«Il Sassuolo ci risponde alle 22 e 55 con due paginette solo su Ounas, senza timbro e firme. Chiamo Carnevali e gli dico: “Ma che stai facendo?”. Lui risponde che aveva problemi di linea e fax. Nell’era della Pec... Lasciamo stare».
Gira voce fosse proprio la Juve a volervi mettervi i bastoni tra le ruote.
«Non sono io a dirlo. Il giro l’ho capito, ma non faccio dietrologia. Sono fatalista e allora meglio così. Stimo Politano, che era entusiasta di venire al Napoli, ma non vale tutti quei soldi. E se qualcuno mi ha fatto risparmiare 29 milioni, mi ha fatto un favore, non un torto».