"Lo scudetto al rallentatore", scrive oggi il Corriere della Sera in edicola in un articolo a firma di Alessandro Bocci che oggi analizza la situazione delle squadre in vetta alla classifica: Inter, Napoli, ma anche Atalanta e la Juventus che se battesse il Verona sarebbe a soli 6 punti dalla vetta.
Tutto ciò non toglie niente allo spettacolo, anzi lo ravviva dopo gli anni in cui il Napoli prima e l’Inter dopo hanno fatto il vuoto. Ora, invece, nessuna delle due riesce a dare l’accelerata decisiva.
Il Napoli prima e l'Inter poi hanno perso l'occasione di fare il vuoto tra sè e le altre squadre.
Conte, giusto un mese fa, facendosi agguantare all’ultimo respiro dalla Roma, ha perso l’occasione di volare a più 5.
Tra Napoli e Inter, però, i nerazzurri sembrano favoriti:
Simone è favorito perché ha la squadra più forte e la rosa più profonda, anche se il calendario super affollato potrebbe pesare su una squadra che al Maradona è sembrata sfinita, sulle gambe e nella testa. La partita dello scudetto non ha risolto l’enigma, però è servita a regalare fiducia e convinzione a chi insegue.
Il Napoli però ha un vantaggio da non sottovalutare: la squadra di Conte deve giocare solo 11 partite. L'Inter, invece, tra Serie A, Coppa Italia e Champions League, rischia di giocarne una ventina, quasi il doppio. E non solo: il calendario dell'Inter vedrà i nerazzurri sfidare 5 delle prime 10 squadre in classifica. Il Napoli invece solo 3, di cui solo il Bologna in trasferta.