Walter Veltroni esce dalla partita per la presidenza della Lega di serie A. Lunedì aveva confermato di aver ricevuto la proposta, ma aveva chiesto tempo per riflettere su una decisione che gli avrebbe cambiato la vita. Ieri pomeriggio poche righe dettate alle agenzie per dire grazie e chiamarsi fuori: «In questo momento non esistono le condizioni oggettive e personali per le quali io possa aderire all’ipotesi, allo stato solo tale, della presidenza della Lega calcio. Ringrazio chi ha voluto parlarmene e auguro al calcio italiano, motivo di passione e di impegno per milioni di cittadini, di trovare la necessaria unità e lo scatto di innovazione, di indirizzi e organizzativi, indispensabili per far crescere ancora e rendere più moderno, popolare e internazionale il nostro sport più seguito». Come riporta La Repubblica, la rinuncia di Veltroni nasce dalla consapevolezza che il lavoro da fare sarebbe stato estremamente impegnativo, vista la situazione in cui versa il nostro calcio, e avrebbe richiesto una totale dedizione. Dopo la rinuncia, il presidente del Coni Giovanni Malagò chiede chiarezza: «Prendo atto ma ora è importante, per non dire urgente e indispensabile, anche per fare chiarezza, convocare un’assemblea e portare all’ordine del giorno anche il tema delle elezioni». Lo stop all’idea della candidatura in Lega calcio è arrivato quando cominciava a delinearsi in maniera sempre più chiara la posizione delle grandi di serie A. Juventus, Roma, Napoli, Fiorentina e Inter in questi ultimi due giorni avevano fatto conoscere in forma riservata quello che era il loro pensiero: nessuno avrebbe detto no a Veltroni.