Miralem Pjanic, centrocampista bosniaco della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport. Vi proponiamo alcuni stralci.
Dopo la sosta si riprenderà con le partite contro il Napoli: che clima si aspetta al San Paolo?
"Mi aspetto di giocare contro una squadra forte e che gioca un calcio offensivo e divertente. Li rispettiamo molto, ma andiamo lì per vincere la partita, chiudere il campionato e passare il turno in Coppa Italia. Sappiamo che hanno un pubblico speciale, uno stadio caldissimo e che sarà sicuramente strapieno. Saranno due belle partite da giocare, per un calciatore è il massimo avere davanti queste sfide".
Che idea si è fatto del clima di ostilità nei confronti della Juventus? Dalle polemiche arbitrali in su...
"E' pazzesco come ogni dettaglio, ogni minimo dettaglio, se coinvolge la Juventus venga ingrandito al massimo. E' pesante. Ed è anche triste. Perché non vengono riconosciuti fino in fondo i risultati che stiamo ottenendo: abbiamo vinto tante partite, stiamo dominando il campionato, abbiamo sempre giocato per vincere... Poi posso capire perfettamente la rabbia di prendere un gol al 95' su rigore dopo esserti battuto per tutta la partita, però il rigore c'è e quindi di cosa stiamo parlando? Anche a noi quest'anno sono stati negati dei gol validi e dei rigori che c'erano, capita! Il nostro modo di prenderla è: andare avanti".
Le è mai capitato che un arbitraggio sbagliato cambiasse il risultato, alterando cioè i valori in campo?
"Dipende. Un errore alla fine è certamente più condizionante che un errore all’inizio o a metà partita. Ma l’errore dell’arbitro fa parte del gioco e non si può non accettarlo. Anche loro sono giudicati, hanno i loro osservatori che li valutano... Ma l’esempio lo sta dando la Juventus: non si deve parlarne troppo. Anzi, in quest’ultimo periodo ci stanno dicendo che dobbiamo aiutare il più possibile l’arbitro, senza protestare troppo, senza prendere cartellini per mancanza di rispetto nei loro confronti. Dobbiamo dare l’esempio anche noi".