Fiorentina nel destino di Lorenzo Insigne. La doppietta in finale di Coppa Italia. La gioia per il secondo trofeo non è stata la sola grande emozione vissuta contro i viola. Ce ne sono anche di negative, purtroppo: quella fitta dolorosa l’attaccante la ricorderà per molto tempo. Ora un lungo stop, e il Napoli lasciato “orfano” di un giocatore che stava diventando cruciale dal punto di vista tattico. La realtà è che in rosa non c’è un altro trequartista come lui: Insigne partiva da sinistra ma sapeva anche accentrarsi, spesso agendo per vie centrali. Non tantissima velocità, ma grande mobilità e capacità di difendere. Insigne faceva le due fasi e le faceva bene. Mertens sarà il suo sostituto, ma il belga è più attaccante. De Guzman può giocare nel tridente basso ma somiglia più ad Hamsik, mentre l’unico che potrebbe fare qualcosa di simile è Michu: lo spagnolo può agire per vie centrali e da trequartista, ma è rimasto l’unico oggetto misterioso del mercato estivo. Ecco perché si tornerà a comprare a gennaio: non solo per proporre un altro titolare, ma sicuramente per inserire un nuovo giocatore e fare così da pungolo a chi già c’è. In particolare proprio Mertens che quando ha stimoli che arrivano dalla concorrenza sembra rendere al meglio. E quindi occhi sul mercato alla ricerca di un attaccante. Difficile trovare un vero alter ego di Insigne, più semplice prendere una punta. Ovviamente si proverà a prendere giocatori in grado di fare entrambe le fasi, in alternativa una punta che possa comunque aggiungere qualità al reparto, che (di fatto) farà a meno di Insigne fino a fine stagione. Tornano di moda alcuni nomi trattati in estate: Ivan Perisic del Wolfsburg, ad esempio, è un giocatore che già piaceva questa estate. Il croato classe ‘89 è un emulo di Insigne, ma costa. Se lo vuole il il Napoli dovrà investire, si parla di almeno 10 milioni di euro a meno che di tentare la difficile strada del prestito. Ma su quanto sborsare la decisione spetta al presidente De Laurentiis. Anzi, se fosse per il patron andrebbe dritto dal suo pallino: Erik Lamela. L’argentino classe ‘92 piace al presidente azzurro, ma guadagna oltre 4 milioni e ne costa almeno 25. Un sogno strapparlo al Tottenham, a meno di immaginare un prestito (con contributo d’ingaggio). Spunta anche l'idea Emanuele Giaccherini: ha le caratteristiche giuste, ma è reduce da tre mesi di infortunio (solo quattro presenze ad oggi) e bisogna capire se il Sunderland può ipotizzare un prestito a gennaio. Più percorribili, almeno economicamente, le piste che portano al giovane trequartista dell’Ajax Davy Klaassen, classe ‘93 di prospettiva ma attualmente infortunato, e soprattutto al ghanese André Ayew, classe ‘89 in scadenza di contratto col Marsiglia nel 2015 e attaccante che può muoversi nella stessa posizione di Insigne. Infine c’è anche Paul-José Mpoku dello Standard Liegi: il classe ‘92 è stato “acquistato” da un fondo arabo ma può partire in prestito già a gennaio con una formula simile a quella per Lestienne, altro classe ‘92 che pur non dispiacerebbe a Bigon, che del Genoa apprezza anche Perotti (‘88) e Iago Falque (‘90). Uno dei tre potrebbe lasciare il girone, e il club azzurro monitora la situazione.