Al giovane Luigi Sepe non poteva andare meglio. Ritrovare al suo ritorno al Napoli l’allenatore che lo ha lanciato in Serie A. Maurizio Sarri ha avuto fiducia nel ragazzone di Torre del Greco, lanciato titolare in accordo con la società a discapito dell’esperto Bassi. Una scelta vincente, perché Sepe nonostante i 52 gol subiti dall’Empoli è stato tra i portieri col miglior rendimento in Serie A.
IL NAPOLI LO HA SEGUITO e lo ha tenuto d’occhio per tutta la stagione. La partenza di Sepe è avvenuta in prestito secco, e durante la stagione c’è stato anche il rinnovo dell’ingaggio. Non solo il club azzurro ha deciso di puntare sul ragazzo, ma lo ha anche blindato con un nuovo contratto. Il rischio era di perderlo a parametro zero. Un errore da non fare, e anzi, ora il Napoli è pronto ad accogliere il portiere che proprio con Sarri si è dimostrato all’altezza della Serie A. Il ritorno a Napoli era già previsto, anche senza l’arrivo dell’allenatore di Figline, e ora a maggior ragione la presenza di Sepe in azzurro è scontata. Ma come si dice in questi casi non saranno tutte rose e fiori.
PRIMA DI DIVENTARE ALLENATORE del Napoli, Sarri aveva parlato qualche giorno fa proprio del giovane estremo difensore: «à davvero bravo, ma deve ancora crescere un po’ dal punto di vista mentale. Soprattutto se si misurerà in una grande squadra». Parole sincere, dette con la stima di un allenatore che è quasi come un padre, ma che allo stesso tempo si sono rivelate profetiche. Nel senso che Sarri qualche giorno dopo è stato scelto da De Laurentiis per allenare il suo Napoli, e quel giudizio diventa inevitabilmente un’indicazione su quale sia il pensiero dell’allenatore.
Sà A SEPE, QUINDI, IN ACCORDO con De Laurentiis che già spingeva per riportarlo in azzurro. Ma non si andrò oltre un discorso di secondo portiere. Ancora presto per affidare il Napoli a un estremo difensore bravo ma ancora inesperto a certi livelli. A maggior ragione se si considera che la squadra azzurra è reduce da una stagione estremamente difficile dal punto di vista dei portieri. Prima Rafael e poi Andujar, Benitez li ha provati entrambi cercando di dare equilibrio al suo Napoli, con risultati negativi. Per questo motivi il presidente De Laurentiis aveva deciso già in tempi “non sospetti” di affidarsi a mani sicure. Quelle di Pepe Reina, ad esempio, che è partito un anno fa diventando poi il più rimpianto dai tifosi del Napoli. Si è sentita la mancanza di un leader come lui, fuori e dentro il campo, ma soprattutto di un portiere affidabile e di caratura internazionale. Dopo un anno di attese e di qualche frecciatina, la trattativa per il ritorno di Pepe Reina è andata in porto.
L’ADDIO DI BENITEZ, come quacuno poteva temere, non metterà in pericolo il ritorno del portiere spagnolo che fa felice anche Sarri. Garanzia tra i pali, quindi, con Sepe che sarà il suo vice. Per Andujar e Rafael invece, si aprono le porte della cessione. L’argentino è in comproprietà col Catania e non dovrebbe essere riscattato. Il brasiliano può partire in prestito.