Brugge, Lazio e stasera il Carpi. Se il Napoli dovesse ripetere le gesta delle ultime due partite anche con la neo promossa, non certo segnando sempre cinque gol a gara, potrebbe in meno di una settimana aver risolto tutti i problemi iniziali che gli avevano impedito di essere protagonista assieme a Inter e Roma. La sfida del Braglia, che sta molto a cuore all’ex di lusso Cristiano Giuntoli, non può assolutamente essere sbagliata. Higuaìn e compagni devono fare di tutto per dare continuità alle ottime prestazioni di giovedì e domenica scorsa dando così una svolta definitiva alla loro stagione. Quella che può sembrare un’avversaria più che abbordabile, nasconde insidie che potrebbero fare un brutto scherzetto ai partenopei. Il team di Castori è sì ultimo in classifica ma tutte le sfide sono state molto equilibrate e con la Fiorentina ha perso solo per sfortuna e forse anche per colpa dell’arbitro. Spetta, dunque, al navigato Sarri dimostrare il suo valore in queste partite che l’anno scorso misero sistematicamente in difficoltà Benitez. Lo spagnolo, che oggi sta facendo faville col Real Madrid, proprio non riusciva a battere le cosiddette provinciali. I suoi ragazzi non erano stimolati al cospetto delle piccole e purtroppo perdevano punti importanti per raggiungere la zona Champions. A quanto pare il Napoli “moderno” è in netta crescita sotto tutti i punti di vista. Giusto affidarsi al 4-3-3 ma se non ci fosse stata la maturità fisica e mentale, difficilmente si sarebbero segnati dieci gol nel giro di pochi giorni. Proprio per evitare facili illusioni, il tecnico toscano ha voluto far sapere a tutti che non è il caso di pensare ad Allegri. Anche perché ci potrebbero essere brutti risvegli. Certo, sabato ci sarà la Juventus al San Paolo, ma prima bisogna fare i conti con gli emiliani. Che non concederanno molti spazi e cercheranno di ripartire sistematicamente nel tentativo di trovare la difesa scoperta per impallinare Reina. Un maniacale come Sarri ha pensato a tutto. In primo luogo niente turn over. Guai a rivoluzionare tutto in un momento così delicato e soprattutto in un periodo dove i big stanno rispondendo alla grande. Qualcuno potrebbe essere anche stanco ma si è solo all’inizio della stagione e non vanno fatti esperimenti. Ne sa qualcosa Garcia che per cambiare tanto si è fatto fermare in casa dal Sassuolo. Si va avanti con gli stessi, giusto qualche sostituzione ma niente di che. Sarebbe assurdo fare la conta dei minuti e delle gare disputate pensando al poi. Conta il presente. È fondamentale battere il Carpi per dare seguito alla veloce crescita vista con Brugge e Lazio e per risalire ancora di più la classifica. Un successo al Carpi aumenterebbe di più l’autostima degli azzurri ma soprattutto riavvicinerebbe il popolo partenopeo alla squadra del cuore in vista dell’evento più atteso di sabato sera con la Juventus. Dunque, si deve cavalcare l’onda giusta. Puntando sugli elementi che hanno fatto la differenza. Ognuno deve rimanere al suo posto di appartenenza, al massimo può entrare Mertens al posto di Insigne o di Callejon. Bisogna capire le condizioni di Hamsik che è uscito malconcio dal match con la Lazio. Al suo posto è pronto David Lopez, che dà più copertura a sinistra. Inutile dire che ci si affida all’estro di uno scatenato Higuaìn che ha deciso di caricarsi sulle spalle il Napoli per riportarlo in Champions League. Dovesse continuare sui ritmi attuali realizzativi, non sarebbe difficile da qui fino a maggio. Certo è che la difesa deve avere la stessa forza vista negli ultimi due incontri. Se anche Albiol e Koulibaly hanno imparato come si marca senza sedersi più col sedere a terra, allora veramente Sarri potrà essere il nuovo profeta napoletano.