E’ finalmente tornato sui livelli che ci si aspettava ad inizio stagione. A Firenze, come nelle ultime uscite, ne ha dato prova, con una parata determinante su Cuadrado. Adesso Rafael è diventato il portiere sicuro e affidabile di cui Napoli aveva bisogno, specialmente considerando che i suoi predecessori sono giocatori di prima fascia, come Reina e De Sanctis. Tutto stava nel ritrovare la fiducia, in se stessi e nell’ambiente. E non è una cosa facile, soprattutto quando si esce da un infortunio così serio. A febbraio, infatti, Rafael si è infortunato nella partita di andata contro lo Swansea in Europa League. Il brasiliano rimediò la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro e, nonostante tutto, riuscì anche a rimanere in campo qualche minuto, prima di rendersi conto di non poter continuare la partita, di cui era stato fino a quel momento il migliore in campo. Così, la sua stagione si è chiusa anzitempo. Il Napoli stesso non è mai stato deciso completamente se affidare a lui o meno la porta degli azzurri. E forse anche questo ha influito nella mente del ragazzo, che a fine giugno era stato pienamente recuperato. Ma, alla fine, un po’ anche per necessità, Rafael è stato promosso a primo portiere. Per ritornare il giocatore che era la scorsa stagione. Una delle tante scommesse della società, che però adesso sembra pagare i dividendi sperati. Sebbene, però, ci siano voluti mesi per smaltire l’infortunio, fisicamente e anche mentalmente. L’importante, in questi casi, è non abbattersi e pensare di poter tornare a far bene, se non meglio di prima. Ed è questo il messaggio che il giovane portiere brasiliano ha fatto arrivare a Lorenzo Insigne, che come lui probabilmente dovrà rinunciare al resto della stagione per lo stesso infortunio. Nel momento migliore della propria carriera, per giunta. L’attaccante napoletano, ad ogni modo, si è dichiarato ottimista dopo l’operazione, sperando di tornare almeno per le ultime giornate di campionato; è presto per stilare con precisione dei tempi di recupero: solo nei prossimi mesi si potrà essere più accurati al riguardo. Nel frattempo, Lorenzo è ripartito con la stessa voglia di prima, col sostegno della squadra, della famiglia, di altri calciatori e di tutto l’ambiente, che era tornato a fargli sentire il calore e il supporto a ogni pallone toccato. Nelle ultime uscite era stato lui a prendere per mano il Napoli, con le sue giocate. Ma adesso è Napoli ad essergli accanto, nel momento più difficile della sua carriera di calciatore. Sono già tutti pronti per festeggiare il suo rientro.