Ufficiale: è Sarri l’allenatore. Ma ora bisogna programmare L’attesa è finita. Il Napoli e Sarri saranno insieme nella prossima stagione calcistica. Dopo quasi una settimana di incontri e dialoghi, il toscano ha firmato ieri sera il contratto che lo legherà al club azzurro per un anno (a poco più di un milione) con l’opzione per il secondo. L’ufficialità è arrivata ieri sera poco prima delle 22 con un tweet della società: “Sarri sarà il nostro allenatore per la stagione 2015-2016”. Sembrava dovesse essere una telenovela infinita l’ingaggio dell’ex allenatore dell’Empoli ma finalmente tutte le carte sono state messe a posto. De Laurentiis ha dato il placet per poter dare seguito al ciclo post Benitez. Aveva fatto pensar male il tempo perso negli ultimi giorni. Qualcuno aveva creduto ad un ripensamento da parte del patron partenopeo. Visto che contestualmente Montella era stato esonerato dalla Fiorentina, ci sarebbe potuto essere un colpo di scena. Gli esperti di mercato dicono che una telefonata a Vincenzino è stata fatta e che il diretto interessato avrebbe detto di no ad una copiosa offerta economica e di stagioni. Non ci sono state conferme ma attualmente conta puntare tutto su Maurizio Sarri che almeno per il prossimo anno guiderà il Napoli. Entrambi le parti hanno soddisfatto le proprie esigenze dopo una attente lettura del contratto nei minimi particolari. Sarri, infatti, è stato accompagnato ad un incontro dall’avvocato Alessandro Pellegrini e da un consulente. DeLa, naturalmente, ha puntato tutto sull’amministratore Andrea Chiavelli.
BISOGNA MUOVERSI. Una volta stabilito tutto bisognerà programmare velocemente la prossima stagione. Si stanno muovendo quasi tutte le big e assolutamente non si può arrivare secondi sugli obiettivi prefissati. Sarri, Giuntoli e De Laurentiis devono fare il punto della situazione per capire cosa serve e cosa no. Il patron deve mettere a disposizione il budget, magari incassando un po’ di soldi per la cessione di qualche pedina importante (sperando che non sia Higuaìn), per permettere all’allenatore di poter far esprimere al massimo il Napoli con il suo modulo. Ci sono dei nomi nella lista di Giuntoli, qualche elemento dovrebbe arrivare dall’Empoli (Valdifiori e Mario Rui), ma sono stati messi gli occhi su un gioiello dell’Udinese (Allan) che piace molto a Sarri. Per quanto riguarda le partenze si dovranno sentire anche i diretti interessati. Callejon è destinato a tornare in Spagna, così come Albiol. Un iberico dovrebbe tornare e si tratta di Pepe Reina. Il portiere è desideroso di difendere i pali della porta partenopea dopo l’anno inoperoso al Bayern Monaco. Meglio guadagnare un po’ meno e giocare piuttosto che rimanere a guardare per un intero anno. Pepe è una garanzia ma naturalmente si dovrà migliorare il pacchetto arretrato visto che sono state incassate la bellezza di 54 gol solo in campionato. L’Empoli, che è arrivato molto più giù degli azzurri, ne ha subite 52.
UNA PIAZZA DA FAR SORRIDERE. Inutile dire che i tifosi sono delusi per ciò che è successo nell’ultima settimana. Dopo le amarezze per la mancata conquista del terzo posto, i sostenitori partenopei hanno assistito ad una tiritera che non è per niente piaciuta. Prima la proposta indecente ad Emery, poi la frettolosa offerta a Sarri, il ritardo della firma sul contratto e la telefonata a Montella. Un baillame di situazioni che hanno peggiorato il rapporto con una torcida imbestialita. Qualcuno ha pensato opportuno di mandare un messaggio a De Laurentiis invitandolo a sparire. Sui social le offese si sono sprecate. Così come le ironie per il ritardo. Adesso che Sarri è l’allenatore del Napoli deve cambiare un po’ la storia. Bisogna remare tutti dalla stessa parte perché è la squadra che deve andare avanti e non il dirigente o l’allenatore. Prendere le distanze significherebbe favorire solo le avversarie. E non sarebbe il caso. La speranza è che Sarri possa fare meglio dell’ultima gestione firmata Benitez. Attualmente sembra tutto difficile visto che senza Champions e con pochi soldi non si può migliorare moltissimo l’organico. Ma può anche essere che il nuovo arrivato, con qualche piccolo ritocco e con la permanenza dei pezzi pregiati, possa stupire tutti facendo un vero e proprio miracolo. Così come è successo ad Empoli nel campionato conclusosi da poco. Ma se il tifo prende le distanze son problemi.