E’ assodato, l’avversario non fa differenza per questo Napoli. Per tanti, la partita di ieri sera rappresentava un crocevia importante, perché la squadra di Sarri era chiamata a fare risultato sul campo di una “provinciale”. Una situazione in cui nel corso della stagione gli azzurri non avevano mai convinto, in particolar modo all’inizio, quando sono arrivati solo due punti nelle trasferte di Sassuolo, Empoli e Carpi. Il tecnico ne era consapevole ed è per questo che dopo il calo di intensità nella partita di Europa League col Midtjylland, aveva rimproverato la squadra. Una strigliata che ha sortito gli effetti sperati: gli azzurri, ieri, hanno vinto come una grande, sapendo aspettare il momento giusto per colpire e gestendo la partita una volta acquisito il vantaggio. E’ per questo, dunque, che adesso l’ambiente si aspetta sei punti nelle prossime due gare. Mercoledì, ci sarà il Palermo al San Paolo; i rosanero sono in buon momento, dopo la vittoria a Bologna e il pareggio interno con l’Inter maturato sabato scorso. Punti fondamentali per la squadra di Iachini, che ha il compito di garantire quanto prima la salvezza dei siciliani. Una stagione analoga, quella che vive il Genoa, avversario del Napoli il 1° novembre, a Marassi, con la differenza che i rossoblu vengono dalla sconfitta contro l’Empoli. Non basterà , dunque, il clima disteso di gemellaggio che accoglie la sfida: entrambe le squadre hanno bisogno di vincerla. Così, Maurizio Sarri dovrà riflettere bene sulle scelte da compiere in vista di queste due partite. L’allenatore, infatti, sarà costretto a far riposare qualcuno, in questi impegni ravvicinati. Nello scorso turno infrasettimanale, il tecnico non ha voluto fare turnover ma l’impressione è che adesso non se ne potrà sfuggire. In questo senso, però, specialmente in avanti, Sarri può contare su Mertens e Gabbiadini che scalpitano e che hanno bisogno di essere più coinvolti. Il recupero del belga infatti ha un’importanza fondamentale, ma comunque il ruolo di comprimari da utilizzare in Europa League non piace a nessuno, tantomeno a loro. Si dovranno mischiare le carte, allora, cercando di trovare combinazioni efficienti senza sconvolgere il gioco della squadra: la difficoltà è tutta qui e non è consigliabile forzare nessuno dei giocatori e chiedere lo sforzo di giocare tre partite consecutive. Dopo Genova, il Napoli avrà un altro impegno europeo contro il Midtjylland al San Paolo, ma è un appuntamento troppo lontano per rinviare il discorso turnover fra dieci giorni.