Nessuna sindrome del panettone. Il Napoli ha cominciato il nuovo anno così come aveva finito quello scorso. Vincendo. Non hanno avuto alcun problema gli azzurri a battere il Cesena di Mimmo Di Carlo al Manuzzi. Benitez ha potuto sfruttare l’ottima vena dei suoi big per brindare al 2015 con un successo che conferma il terzo posto in classifica in condominio con la Lazio e allontana Sampdoria, Milan e Genoa che, purtroppo per loro, hanno steccato dopo le feste natalizie. Dopo il 4-1 finale per il Napoli risulta facile dire che la gara è stata facile ma chi conosce la squadra di Benitez sa bene che in questo torneo si sono buttati i punti soprattutto contro le piccole. Se si fossero sfruttate tutte le opportunità avute da agosto a dicembre scorso, a quest’ora si starebbe lottando per lo scudetto. Purtroppo, però, con le provinciali non c’è stata continuità e si è pagato dazio. Proprio per evitare di ripetersi anche in Emilia, il Napoli ha mostrato i muscoli e ha steso il Cesena senza mezzi termini. Un uno due nel primo tempo di Callejon e Higuaìn, un altro nella ripresa e i tre punti sono stati incassati. Non ci poteva essere, quindi, un brindisi così bello nel nuovo anno. Ma ciò che fa più piacere, anche in vista della sfida con la Juventus domenica al San Paolo, è che Higuaìn, al di là della doppietta, si è sentito finalmente leader del gruppo. Ha avuto un rendimento continuo mostrando una forma fisica invidiabile ed inoltre, quando il Cesena stava provando a reagire, si è andato a prendere il pallone dai piedi dei compagni e l’ha portato avanti da solo. Come a dire: «Ci penso io a spegnere le velleità dei bianconeri». Naturalmente i calciatori sono stati felici di ciò perché in varie occasioni, quando c’era il ritorno degli avversari, non avevano la forza di reagire. La vittoria in terra emiliana ha riconsegnato a Benitez un Callejon di nuovo goleador. Lo spagnolo è tornato a segnare dopo 66 giorni di astinenza sbloccando il risultato come ai vecchi tempi. Quando si è trovato il pallone sul destro non si è fatto pregare più di tanto e ha freddato il portiere Leali. Non poteva rimanere troppo a digiuno Calleti, anche perché sarebbe poi diventato un caso in un Napoli che ha bisogno di tutti i suoi bomber per raggiungere il traguardo minimo.
Quel terzo posto che garantisce i preliminari di Champions League. «Adesso pensiamo alla Juventus», ha detto Benitez a fine partita dopo essersi goduto il secondo successo in campionato che gli ha permesso di essere al passo della Lazio e di non perdere altri punti dalla vetta. «Sappiamo che sono forti ma non partiremo battuti», ha garantito Rafa che ha già bastonato i bianconeri nel match di Supercoppa. Inutile dire che sarà tutta un’altra partita rispetto al 22 dicembre ma questo Napoli adesso può togliersi di nuovo lo sfizio di far piangere i bianconeri. Servirà lo spirito di Doha e lo stesso messo in campo al Manuzzi per tentare di fermare la corsa della Vecchia Signora verso il tricolore. Poter incassare un altro successo, il secondo del 2015, nel giro di quattro giorni, non avrebbe prezzo. Domenica sera Higuaìn e compagni potranno contare su un San Paolo di nuovo stracolmo come ai vecchi tempi. La piazza ha capito che adesso si può fidare dei suoi beniamini e farà di tutto per dare la spinta giusta per ribattere la nemica di sempre anche in campionato. A quel punto sarebbe l’apoteosi.