Il Roma - Ecco il vero segreto della rinascita del Napoli

In tanti hanno cercato di spiegare la rinascita del Napoli vista contro la Roma sabato scorso al San Paolo. C’è chi ha parlato di tattica, chi di modulo, chi della fiducia ritrovata da parte di questo o quel calciatore. Qualcuno ha anche detto che Benitez ha vinto perché è stato ad ascoltare le sue critiche. La verità l’ha evidenziata Rafa attraverso il suo sito. Il tecnico spagnolo è riuscito a ricomporre un gruppo che si era disunito inconsapevolemente per colpa dell’eliminazione dalla Champions, di un mercato non all’altezza della situazione e di una falsa partenza che nessuno si aspettava. Pian pianino l’allenatore azzurro ha messo in ordine i pezzi e ha plasmato una squadra che contro Totti e compagni ha mostrato tutte le proprie qualità. Si è visto uno spirito di gruppo che si era smarrito e che alla fine fa sempre la differenza. Se ognuno va per la sua strada gli obiettivi non si raggiungono mai. In tanti avevano già bocciato il Napoli convinti che non potesse ritornare in corsa per le prime posizioni. A quanto pare si sbagliavano poiché dopo dieci giornate gli azzurri non sono fuori dalla corsa scudetto. Anzi, se non avessero gettato alle ortiche i due punti con l’Inter e altrettanti con l’Atalanta, a quest’ora si era in condominio con la Roma e a - 3 dalla Juventus. La compattezza del gruppo l’ha evidenziata Benitez attraverso il suo sito. L’ex Liverpool si è detto contento dell’unità dello spogliatoio che si vede dalle piccole cose. Come, per esempio, stare insieme prima della seduta di lavoro. «In questi giorni - ha scritto Rafa - mi ha fatto piacere osservare l'atmosfera positiva che si respira all'interno del centro sportivo. Dovendo giocare una partita ogni tre giorni, vedere i giocatori che fanno colazione insieme nella nuova sala polifunzionale, prima dell’allenamento, è un ulteriore elemento che aiuta la coesione del gruppo». La tranquillità, dunque, regna sovrana a Castelvolturno. Si sono dette troppe cose sul Napoli. Di uno strappo tra Benitez e De Laurentiis. Sulla voglia di andare via di qualche calciatore. Del fatto che l’allenatore stesse aspettando che il presidente lo mandasse via. Di una possibile cessione della società e che quindi non c’erano più i presupposti per lottare per un obiettivo importante. Invece, d’improvviso è cambiato tutto. E i vari denigratori del progetto Napoli e di Rafa hanno cambiato incredibilmente idea. Hanno fatto in fretta a salire sul carro dei vincitori alla prima vera grande prova di Higuaìn e compagni dimenticando che qualche settimana fa si voleva la testa dell’allenatore. C’è chi voleva che De Laurentiis intervenisse per mandarlo a casa il prima possibile. Naturalmente don Aurelio non ha ascoltato nessuno. Essendo un imprenditore serio ha aspettato che il suo dipendente riuscisse a fare bebene il suo lavoro. Non a caso a giugno dell’anno scorso volò a Londra per prendersi uno dei tecnici più vincenti del mondo. Adesso, però, bisogna dare continuità e cominciare ad inanellare una serie di vittorie consecutive. Già domani contro lo Young Boys servirà un successo per dimenticare la scivolata dell’andata a Berna contro gli svizzeri. Poi domenica si andrà a Firenze per un altro esame delicato e difficile. La Viola non attraverso un buon periodo. Rispetto all’anno scorso, anche a causa dei vari infortuni dei bomber, il cammino è altalenante. Contro l’Inter è stata perfetta mentre con la Sampdoria c’è stato un crollo. Anche di gioco. Il Napoli, dal canto suo, deve sfruttare questo vento favorevole per navigare sempre più su in classifica allontanandosi da un’avversaria che potrebbe tornare in corsa per il terzo posto. Le premesse per fare bene in Toscana ci sono tutte, il gruppo è compatto, la squadra gioca un ottimo calcio, la difesa sembra essersi ripresa dopo i tanti svarioni e l’attacco non perdona con Higuaìn e Callejon scatenati.