Una passeggiata salutare in Turchia. Sulle sponde del mar Nero il Napoli si è rialzato subito dimostrando che la sconfitta di Palermo è stata solo un incidente di percorso. Non hanno avuto problemi gli azzurri nel battere il Trabzonspor iersera a Trebisonda. In ventisei minuti hanno chiuso la partita e il discorso qualificazione segnando la bellezza di tre gol. Nel recupero, poi, Duvan Zapata ha messo il sigillo togliendo qualsiasi sfizio per la partita di ritorno in programma giovedì prossimo al San Paolo.
Quattro reti, dunque, e le paure siciliane sono passate. Si temeva che contro i turchi si potessero avere non poche difficoltà ed, invece, Benitez ha risolto la pratica con un allenamento in vista del Sassuolo. Praticamente non c’è mai stata partita e se fosse finito con una goleada ancora più ampia nessuno avrebbe detto niente. Quattro gol, però, sono abbastanza per poter concentrarsi solo sul campionato e disputare il match di ritorno senza pensieri. Certo, servirà concentrazione ma il Trabzonspor dovrebbe vincere 0-5 per passare agli ottavi. à piaciuto l’impatto con la gara del Napoli. Sin dai primi minuti si è vista una intensità incredibile che è stata mantenuta fino alla fine. Il primo tempo è stato praticamente perfetto. C’è stata una vera e propria lezione di calcio ai turchi. Nella ripresa, naturalmente, si è badato a gestire il risultato senza rischiare niente. E soprattutto per evitare di subire falli e quindi infortuni inutili.
Sulle sponde del mar Nero è stata sicuramente la notte di Manolo Gabbiadini. Che calciatore questo ragazzo arrivato solo un mese e mezzo fa. Anche nell’esordio in Europa League ha fatto la sua bella figura segnando il quarto gol nelle ultime quattro partite. Ha deliziato i cento tifosi presenti a Trebisonda e quelli che erano a casa a guardare la partita in televisione. «Sapevamo che fosse forte perciò lo abbiamo preso», ha detto Benitez interpellato sull’argomento. Il bergamasco ha avuto una continuità di rendimento incredibile e fino al 92’ ha gestito bene la fase offensiva alle spalle della prima punta. Ma anche da esterno non ha fatto male. L’assist al bacio per Higuaìn, poi, è stato da applauso. Così come la giocata in occasione della rete. à questo il Napoli che vogliono vedere i tifosi. Cinismo, velocità , possesso palla, ripartenze e difesa blindata: con queste premesse si può riprendere la corsa verso il secondo posto in campionato. Uno spettacolo come quello di Palermo non si dovrà più vedere perché sicuramente la squadra scesa in campo alla Favorita è molto diversa da quella che ha strapazzato il Trabzonspor. A quanto pare in Sicilia si è persa un po’ la bussola che è stata ritrovata a Trebisonda. Sarebbe il caso di teneresela stretta anche con il Sassuolo e poi via via fino al termine del torneo di serie A.
Naturalmente il desiderio massimo degli azzurri è di arrivare il più lontano possibile in Europa League. Con queste premesse e con la massima attenzione, veramente si può pensare di vincerla la competizione internazionale. E non sarebbe male poiché l’unica e l’ultima fu conquistata nel lontano 1989. All’epoca c’era Maradona, adesso c’è Higuaìn. La differenza tra i due argentini è netta ma il Pipita può scrivere la storia come il suo mito se gioca sempre come contro i turchi. O come nelle sfide precedenti al Palermo. à lui l’uomo in più di un Napoli che vuole raggiungere tutti gli obiettivi stagionali prefissati. Certo, lo scudetto è una chimera ma secondo posto, Europa League e Coppa Italia sono ancora alla portata. Poter andare in Champions diretta e alzare due coppe sarebbe l’apoteosi per un club che diventerebbe finalmente grande.