Il favore del pronostico non aiuta mai il Napoli, c’è poco da fare. Ciò che si vede in campo è una squadra demotivata, segno di un amalgama che non si è mai creata all’interno del gruppo. Sono poche, infatti, le reazioni grintose a cui si sono trovati ad assistere i tifosi napoletani, specialmente quando dall’altro c’era una squadra di medio-bassa classifica. Sempre, dunque, quell’annoso problema di svegliarsi solo contro le squadre, sulla carta, di livello maggiore. Piccole, provinciali, chiamatele come preferite: sono invece queste le squadre contro cui il Napoli ha fatto più fatica. Specialmente al San Paolo, dove la pressione di dove fare risultato ha condizionato maggiormente gli azzurri. E dai numeri, che lo testimoniano, non si scappa. Contro le squadre della parte destra della classifica, il Napoli ha totalizzato esattamente gli stessi punti raccolti con le squadre che vanno dalla decima in su, ovvero trenta e trenta. In casa, gli azzurri hanno collezionato 16 punti sui 27 disponibili, dove spiccano il doppio 3-3 con Cagliari e Palermo, entrambi subiti in rimonta, e la vittoria del Chievo alla seconda di campionato. Lontano dal San Paolo, non cambiano granché le cifre: sui 30 punti a disposizione, il Napoli ne ha raccolti solamente 14, riuscendo a vincere solamente contro Sassuolo, Cesena, Chievo e Cagliari. Il trend migliore in casa si accentua con le grandi della Serie A. Quasi perfetti, gli azzurri, quando hanno potuto contare sul fattore campo: 19 punti su 24, con la Juventus unica squadra ad essere riuscita ad espugnare il San Paolo lo scorso gennaio con un secco 1-3. Molto peggio, invece, quando gli scontri diretti si sono svolti in trasferta. Dei 24 punti da poter fare, solo 11 sono stati acquisiti, ma non è tutto. Il Napoli sono in due occasioni è riuscito a segnare due reti, contro l’Inter a San Siro, per il 2-2 finale, e col Genoa al debutto in campionato vincendo 1-2. Poi, solo vittorie per 0-1 contro Lazio e Fiorentina. E’ evidente la mancanza di continuità nella squadra di Benitez. Ma per queste ultime tre partite, non ci sono numeri che tengano. Il Napoli, a partire da stasera contro il Cesena, è chiamato a vincerle tutte se vuole tenere ancora in piedi l’illusione di una stagione non da disprezzare e, soprattutto, più di un elemento della rosa attuale. A partire dall’allenatore, che sembra il primo a legare la sua permanenza a Napoli con l’accesso ai preliminare di Champions. Non importa grazie a chi, non importa come. Non importa nemmeno che l’obiettivo minimo stagionale, sia diventato l’unico raggiungibile.