il Fatto Quotidiano - Da quando ha lasciato Napoli è iniziato il declino di Higuain: ora è bollito, nessuno lo vuole

Rassegna Stampa  
il Fatto Quotidiano - Da quando ha lasciato Napoli è iniziato il declino di Higuain: ora è bollito, nessuno lo vuole

Se Ettore Scola fosse ancora tra noi un pensierino ce lo farebbe: 43 anni dopo "Brutti, sporchi e cattivi", col protagonista Giacinto (Nino Manfredi) ossessionato all' idea di perdere il suo milione di lire, l' idea di girare "Brutto, grasso e bollito" col nuovo protagonista Pipita (Gonzalo Higuain) ossessionato all' idea di perdere il suo milionario ingaggio sarebbe una tentazione irresistibile. Per chi si fosse perso le ultime puntate della telenovela che vede il 31enne bomber argentino vestire i panni della Bella di Torriglia, quella che tutti vogliono ma nessuno se la piglia, ecco un breve riassunto al fixing di oggi, lunedì 25 marzo 2019. Il Pipita nessuno lo vuole più . Due anni e mezzo dopo il suo passaggio dal Napoli alla Juventus per la sbalorditiva cifra di 90 milioni di euro (il trasferimento più costoso della storia del calcio italiano superato, due anni dopo, solo dall' affare CR7, pagato dalla Juve al Real 100 milioni), Higuain è diventato la mina vagante che terrorizza i club di mezza Europa; anche se ad oggi i sudori freddi li ha soprattutto la Juventus che a dispetto dei tentativi fatti per disfarsi del giocatore ne è ancora, a tutti gli effetti, proprietaria. Su Higuain, che pare ormai la controfigura di se stesso - sempre più grasso, sempre più ombroso, sempre più impresentabile - si sta giocando una gigantesca partita di ciapanò; con la Juventus, il Milan e il Chelsea impegnati a rifilarselo l' un l' altro perché una cosa è certa: chi se lo tiene sul gobbone muore. Ricapitolando. Il Pipita ha un contratto in essere con la Juventus che scade il 30 giugno 2021 e che prevede, per lui, uno stipendio di 18 milioni lordi (9,5 netti) a stagione. Al Milan, che in estate lo aveva ingaggiato in prestito oneroso, per un anno, per 18 milioni, salvo scoprire di ritrovarsi in squadra una ciclopica palla al piede, non è parso vero di veder spuntare Maurizio Sarri - mentore del Pipita negli anni d'oro di Napoli -, ansioso di riportare Gonzalo alla sua nuova corte, quella londinese del Chelsea.

Leonardo lo spedisce ad Abramovich impacchettato con tanto di nastro dorato, ma quando Sarri scarta il pacco trova la fregatura: Higuain è ormai un gatto di marmo, fifone come sempre (si rifiuta di battere il rigore nella finale di Coppa di Lega persa col City), isterico coi compagni e capace di far gol solo alla Croce Rossa (finora ne ha segnati tre, due all'Huddersfield ultimo in classifica e uno al Fulham penultimo).Giroud al confronto sembra Gerd Muller; Sarri è in evidente difficoltà e bastano due mesi, ai dirigenti del Chelsea per prendere la decisione già nota a tutti, quella del ritorno di Higuain alla Juventus, il 30 giugno, con biglietto di sola andata.E insomma la patata bollente torna ora, di nuovo, nelle mani di Andrea Agnelli; che si era illuso che il Milan prima, o il Chelsea poi, riscattassero per 36 milioni il Pipita accollandosi il suo stipendio anche per le due ultime stagioni del sanguinoso contratto. Invece tutto questo non succederà; e i 18 milioni d' ingaggio del 2019-2020 più i 18 del 2020-2021 più i 36 della mancata cessione (totale 72) stanno già facendo suonare tutti gli allarmi nella stanza dei bottoni della Real Casa. Riusciranno i nostri eroi a sbolognarlo a qualche Giocondo? La risposta prossimamente al cinema. "Brutto, grasso e bollito". In tutte le migliori sale.

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