L’ultima vittima in ordine di tempo è stata Stefano Sensi: il centrocampista dell’Inter e della Nazionale era in campo, domenica pomeriggio allo stadio Meazza di Milano, contro il Torino. E nel frattempo i ladri gli hanno svaligiato casa, in zona Gae Aulenti, non lontano dal complesso del «Bosco verticale». Bottino cospicuo: 200 mila euro tra gioielli, orologi e borse della compagna del calciatore, l’influencer Giulia Amodio, seguita passo passo su Instagram, anche mentre posta innocui «scatti» dal salotto, da circa 135 mila follower.
"Ma l’elenco dei calciatori bersagliati dai furti proprio mentre giocano è interminabile, sia in Italia che all’estero. Per stare alla Serie A, quest’ultima giornata, la diciannovesima, ha visto addirittura, oltre a Sensi, altri due giocatori derubati, tra l’altro entrambi a Genova. Uno è Salvatore Sirigu, portiere del Genoa. L’altro è lo svedese Albin Ekdal, centrocampista della Sampdoria. «È troppo facile colpire i giocatori, sono inevitabilmente sovraesposti: di loro, tutti sanno tutto» allarga le braccia Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori e vicepresidente Figc. Per svaligiare le case dei campioni, «ma anche quelle di giocatori che militano nelle serie minori, ugualmente presi di mira». Ciò che probabilmente deve aver fatto la banda che lo scorso 9 dicembre ha svuotato la villa dell’atalantino Luis Muriel, quella sera impegnato in Champions contro il Villareal. Un mese prima, il 7 novembre, era successo lo stesso ad Arturo Vidal, centrocampista dell’Inter".