Gonzalo Higuain, attaccante della Juventus ed ex Napoli, ha rilasciato una lunghissima intervista al Corriere dello Sport. Vi proponiamo alcuni stralci.
Cosa ha trovato nella Juventus di diverso rispetto ad altre società?
"Non tutte le squadre sono uguali. Ho avuto la fortuna di giocare sette anni nel Madrid la cui struttura, per rigore e modernità, somiglia abbastanza a quella della Juve. Ho giocato tre anni al Napoli e ringrazio per tutto quello che quella città mi ha dato. Ora ho avuto la fortuna di venire a Torino. E’ stata una scelta più che giusta, perché volevo venire qui per arrivare ad un traguardo importante e ci siamo vicini, molto vicini".
Napoli, che ricordo ha di Napoli?
"Meraviglioso. Non ho nulla da dire di Napoli. I compagni, lo staff, i magazzinieri, i fisioterapisti, gli amici. Ho lasciato una parte del mio cuore tra i tifosi. Ringrazierò sempre Napoli. Mi ha voluto quando ho deciso di andare via dal Real Madrid ed è stata l’unica squadra che è venuta a prendermi. La ringrazierò per tutta la vita. Tre anni meravigliosi lì, che non dimenticherò mai".
Sa che avevano fatto le sue statuette per il presepe e quando lei è passato alla Juve le hanno trasformate nell’immagine del diavolo aggiungendo coda e altro?
"Quelle sono cose che succedono nel calcio. Io penso che ci sarà tanta gente di Napoli che mi vuole bene per quello che ho fatto e tanta gente che mi vuole male. Ma non mi interessa. A me interessa quello che sono io, quello che ho fatto per quella squadra. Sono un professionista: ho fatto la scelta più giusta per me".
Si ricorda il momento in cui ha capito che la Juventus la cercava?
"E’ stato difficile. Ho sentito, c’erano dei rumors, che la Juve poteva pagare la clausola. Ma non lo credevo e infatti è stata una scelta molto, molto complicata e difficile. Però dal giorno in cui ho capito che loro mi volevano fortemente ho detto basta aspettare, decidiamo. Perché nella vita se non prendi il rischio non fai nulla di importante. E io questo rischio l’ho voluto prendere. I fatti, i risultati italiani e internazionali della Juve quest’anno, hanno dimostrato che ho fatto bene. Sono una persona così, questo è il mio carattere".
Chi è stato l’allenatore più importante nella sua vita?
"Difficile. Però senza dubbio quello con il quale ho avuto più continuità è stato Sarri. Ho fatto una stagione molto buona con lui. Sarri è stato uno degli allenatori che più mi ha dato fiducia e lui sa quanto gli voglio bene e quanto lo ringrazio. Lo devo dire perché lo sento, e lui ha sempre belle parole per me. Infatti siamo d’accordo che continueremo ad avere un rapporto. Perché lui mi ha dato tanto".