Il Napoli si alza dall’angolo competitivo come pochi in estate avrebbero immaginato dopo sole sei giornate. Scrive la Gazzetta dello Sport: "Lo confessiamo per onestà: neppure noi". Vi proponiamo uno stralcio della loro analisi, un mea culpa doverso alla luce del pronostico azzardato precampionato attraverso la 'griglia Scudetto'. In quel caso la rosea aveva pronosticato gli azzurri al quinto posto
"Immaginavamo di vedere più a lungo la squadra del primo tempo contro il Milan e di Marassi, spaesata e confusa tra vecchie e nuove conoscenze. Invece Ancelotti, dall’alto del suo magistero, ha saputo trasmettere in fretta una nuova identità, con esperienza e buon senso. Il 4-4-2 ha compattato un Napoli che era abituato ad allungarsi per deformazione da pressing sarriano. La squadra, plagiata dal passato vincente di Re Carlo, lo ha seguito ciecamente. Vedere in fascia Luperto e, ieri, la testa gialla dell’effervescente Malcuit è un’altra spia del nuovo mondo. Sabato ci godremo un gran match.Fuori i secondi"