Marco Giampaolo, allenatore della Sampdoria, ha rilasciato una lunga intervista al Secolo XIX di cui vi proponiamo uno stralcio.
Si sta parlando molto del suo futuro. Va via, Sarri lo ha consigliato al Napoli come aveva fatto a Empoli. No, resta. Ha il contratto.
«Mi ha chiamato Sarri e mi ha detto "non ci pensare nemmeno, perché non mi muovo"... scherzo. Questi discorsi non mi interessano. Per me conta fare il massimo nel presente, avere ambizioni. Quando finisce il campionato ci si siede, ci si trova e si ridiscute a bocce ferme. Il calcio va troppo veloce per ogni tipo di considerazione. L' altra sera guardavo in televisione "Che tempo che fa". Quagliarella ha regalato la sua maglia a Fazio. Ero con mia moglie, le ho detto "guarda come è bella". La maglia della Samp respira fascino. È riconoscibile. È quella. Non si camuffa. Il fascino della Samp deriva anche da quella maglia, ha un senso di antico e di storico, la riconoscevi anche quando la tivù era in bianconero. Tutti la vogliono. Rappresentarla nel modo migliore... questo è il mio sentimento. E il sentimento è la prima cosa, senza non fai niente. La seconda cosa, non devi tradirlo. Tutte le considerazioni che possiamo fare in futuro saranno sempre legate da questo connubio, il sentimento e il non tradirlo. Se siamo in questa condizione, non esiste niente altro per me».