Il dono da scartare, nel sabato santo, arriva dall'Olimpico. L'Atalanta ferma la Roma sull'1-1 e il Napoli ha già la prima occasione di accorciare sui giallorossi. Per l'arrivo dell'Udinese, il San Paolo risponde presente: in circa 35 mila occupano le gradinate di Fuorigrotta, nella speranza di non fallire la possibilità di portarsi a -2 dalla squadra di Spalletti. Prima dell'ingresso in campo dei giocatori, la curva B ha esposto uno striscione per commemorare Totò, il cui 50° anniversario della morte ricorreva proprio ieri: "A morte o' sai che d'è, è una livella. Eterno Totò, sei la Napoli più bella". Esposizione accolta da un caloroso applauso di tutto l'impianto. La curva A si è unita nella ripresa al ricordo: "Principe immortale, il tuo rione ti saluta. Ciao Totò"; nei minuti precedenti alla gara, invece, è apparso uno striscione di solidarietà nei confronti di Dortmund, dopo le esplosioni dello scorso mercoledì che hanno provocato il rinvio della partita di Champions League e il ferimento di Marc Bartra. "Vicini alla città di Dortmund" si legge, a sottolineare il rapporto di amicizia con i tifosi tedeschi del Borussia. Gemellaggio nato quando proprio in Champions le due squadre furono sorteggiate nello stesso girone. Ancora una volta, la scelta delle maglie da gioco fa storcere il naso: in divisa nera il Napoli, in bianco l'Udinese, in un'inversione inusuale dei colori sociali. L'inizio della gara non regala troppe emozioni, l'atmosfera resta tiepida nel corso del primo tempo. Allo stesso modo, le squadre vengono accompagnate negli spogliatoi, dopo le pochissime emozioni. Spettacolo, questo, a cui il popolo del San Paolo non è abituato. Ma che arriva quando comincia la ripresa, e i napoletani possono subito esultare con la prodezza di Mertens, che riaccende gli animi sopiti. Allan, applaudito al momento della sua sostituzione, e Callejon rendono lo stadio festoso con le reti che di fatto chiudono le ostilità a venti minuti dalla fine della partita. Sarà una Pasqua serena, dunque, per i tifosi del Napoli, che dopo le festività potranno già cominciare a pensare concretamente al sorpasso, che vorrebbe dire secondo posto e sicurezza di Champions League.