Napoli - Ci sono tornei che certificano che sei fatto di un’altra pasta, come Russia 2018 per Mbappé. Oppure ti illudono e fanno ballare quasi per una sola estate: ricordate dopo quel Mondiale quanto si parlava di Golovin? L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport fa il punto sull'Europeo finora.
"Tre, quattro, massimo sette partite estive possono cambiare una carriera. In tanti si presentavano all’appuntamento con la ferrea intenzione di lanciarsi o salire di livello. C’è chi ci è riuscito e chi è già a casa a mandare sms all’agente.
Altri avevano meno necessità di mercato: Zielinski non è stato il peggiore della Polonia, anzi: però dal “secondo violino”, dietro a Lewandowski, era lecito attendersi di più, dopo la grande stagione col Napoli. E la sua nazionale continua a steccare nei grandi appuntamenti"