Come riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, da quando Sarri è arrivato a Napoli ha abbandonato il silenzio, lasciando spazio alla loquacità e alla protesta. Protesta che, a volte, sembra forzata. E' da inizio stagione che Sarri critica il sistema calcio in Italia e non perde occasione per attaccare. Si era lamentato ultimamente del pallone invernale dicendo: "Non ho dubbi, questo pallone complica il lavoro dei calciatori più bravi". Subito dopo arriva la risposta del marchio che li produce: "Sono gli stessi palloni dell'anno scorso". Poi lo stesso Sarri ha avuto da ridire anche sulla gestione dei calendari delle squadre che partecipano alle competizioni europee: "Questo è l'aiuto che danno alle squadre che giocano in Europa? Dovremmo giocare in posticipo e invece ce ne hanno messo solo uno". Poi c'entrava il campo di Marassi, a Genova, non in perfette condizioni: "Terreno di gioco vergognoso. In Inghilterra non farebbero giocare su un campo così". L'ultima, contro l'Udinese: "Per avere un rigore ci vorrebbe che indossassimo la maglia a strisce".