Napoli - L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport esalta la gestione economica, finanziaria e patrimoniale condotta da Aurelio De Laurentiis da quando è presidente del Napoli. Il club, oltre ai risultati sportivi, si è potuto anche permettere calciatori forti ed allenatori importanti come per esempio Antonio Conte. Un profilo di altissimo livello giunto a Napoli nonostante la squadra non partecipasse a nessuna competizione europea.
Ecco cosa si legge questa mattina sulle pagine della Gazzetta dello Sport:
“De Laurentiis ha imposto quasi subito l’autosufficienza. Dopo aver versato 16 milioni nei primi anni tra C e B, da quando il Napoli è in A, il produttore cinematografico non ha più immesso Equity. Gli ultimi due esercizi, in particolare, sono il manifesto della sua gestione: costi sotto controllo e monetizzazione del talento. Lo scudetto del 2023 è arrivato in una stagione iniziata con l’addio dei senatori, necessario perché i tre esercizi precedenti - funestati dal Covid - avevano registrato una perdita cumulata da 130 milioni: stipendi tagliati di 20 milioni, player trading a quota 83 e utile di 80.
Nel 2023-24 altri 63 milioni di profitti, grazie a 73 milioni di proventi dal calciomercato e al boom commerciale. Al 30 giugno 2024 la liquidità ammontava a 211 milioni. Così De Laurentiis, senza mettere mano al portafogli, si è potuto permettere Conte. E con la fresca cessione di Kvaratskhelia il ciclo produttivo continuerà”