Verso il dopo-Benitez, il Napoli ha già bloccato Sinisa Mihajlovic ma De Laurentiis prima di chiudere col tecnico serbo farà un sondaggio su Fabio Capello per capire le reali condizioni per un suo ritorno in Italia. Sulle tracce di Capello si sta riaffacciando in queste ore il Milan, lo "corteggia" Barbara Berlusconi però c'è il veto di Galliani: in ogni caso l'attuale tecnico della Russia non sembra aver intenzione di tornare per la terza volta sulla panchina rossonera. Il Napoli è l'unica opzione allettante che Capello potrebbe prendere in considerazione nel nostro Paese. Tra le big italiane Juve, Roma, Inter non sono piste percorribili, invece il Milan come detto è un vecchio amore che ha fatto il suo tempo. Capello percepisce circa 8 milioni in Russia, ovvio che le cifre qui sarebbero assai più basse. Il mister friulano non cerca un super-contratto bensì le condizioni giuste per un'ultima grande sfida. Non ci sono stati ancora contatti, tuttavia l'idea che prende quota è un contratto sui parametri di Benitez, un biennale a 3,5 milioni annui più bonus. Attenzione perché, oltre ai consigli dell'amico Reja, sponsor di "don Fabio" in azzurro, c'è un motivo non secondario che spinge De La con decisione a riflettere sulla pista Capello: De Laurentiis sa che sarebbe il jolly per blindare Higuain, visto che fu lui a volerlo al Real Madrid nel dicembre 2006. Capello sa che uno scudetto a Napoli lo farebbe entrare nella storia, non farebbe rivoluzioni e d'altronde disse a inizio stagione che riteneva già da vertice questo Napoli, e in sostanza chiederebbe per la rosa tre nomi forti da integrare alla rosa attuale (un centrale difensivo e due di metà campo). Il mercato in entrata verrebbe in parte aiutato dalla cessione di Callejon all'Atletico Madrid per 20 milioni. Mihajlovic resta comunque netto favorito per sostituire Benitez a Napoli, ha tutti i parametri ideali per la società azzurra, economici (alla Samp percepisce 1,2 mln), tecnici (non ha pretese sull'organico e ha esperienza internazionale avendo allenato la Serbia) e caratteriali (motivatore adatto alla piazza partenopea), perciò viene ritenuto l'uomo giusto. Montella gode di stima ma è un'alternativa, seconda o terza scelta: non dà certezze sulla capacità di reggere l'urto con un ambiente difficile come Napoli, dove già andò male a un altro "mite" come Donadoni, e non ha ancora il profilo internazionale che vuole De Laurentiis.