L'edizione odierna della Gazzetta critica le mosse tattiche del Nizza e del suo allenatore Lucien Favre, accusato del più classico dei catenacci con un 3-5-2 coperture e contropiede: "Catenaccio, anzi «catenacciò», con Saint-Maximin nei panni del contropiedista-velocista. Il football visionario di Sarri ribalta luoghi comuni ed etichette, non siamo più noi i catenacciari. Il fatto è che non basta aggiungere difensori per contrastare i «sarriani» e non a caso i tre centrali del Nizza hanno sofferto da pazzi la rapidità di esecuzione del Napoli dalla trequarti in su. In particolare andavano in cortocircuito sui palloni di Insigne dal centro-sinistra. Annaspante Dante, simpatico brasiliano con movenze «reggae», rilassate".