Ecco uno stralcio dell'intervista de Il Mattino a Maurizio Gaudino, ex calciatore dello Stoccarda che sfidò il Napoli in finale di Coppa Uefa, nel 1989:
"In quella finale sapevamo di sfidare la squadra più forte del torneo, ma fu brutto vedere gli azzurri alzare la coppa proprio davanti ai nostri occhi. Sono napoletano e i miei parenti mi vennero a vedere in Tribuna, al San Paolo. Ricordo che a fine gara scambiai anche la maglia con Maradona, fu un onore per me. La regalai a mio fratello che adesso la tiene come un cimelio a casa. Wolfsburg? Se non esistesse il Bayern lotterebbe per lo scudetto. Occhio a de Bruyne, il fuoriclasse della squadra, ma anche Dost è un centravanti molto forte. A gennaio è arrivato anche Schurrle e in difesa ci sono Rodriguez e Naldo, ottimi giocatori. La loro arma è il contropiede, amano chiudersi a riccio per poi ripartire. Hanno un solo problema, lo stadio. Troppo piccolo, contiene al massimo 30mila spettatori e credo che gli azzurri che raggiungeranno la Germania saranno tantissimi. E' un po' come gli stadi della vostra Serie B. Il calcio italiano? Dalle nostre parti non è molto seguito, non mi stupì il fatto che uno come Kramer abbia rifiutato Napoli".