È il giorno del verdetto per Gonzalo Higuain, che alle 12 in punto (vi proporremo aggiornamenti LIVE su CalcioNapoli24) sarà davanti ai giudici della Corte d’appello per raccontare la sua verità sui tre minuti di follia al termine di Udinese-Napoli, che gli sono costati quattro giornate di squalifica. L'avvocato del Napoli, Mattia Grassani, ha presentato un ricorso molto articolato che si fonda su tre punti, come si legge sull'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno:
- l’atteggiamento irriguardoso di Higuain nei confronti di Irrati (nel referto arbitrale veniva indicato con le mani sul petto del direttore di gara appoggiate lievemente dal giocatore) "non è tale, in quanto così come si evince dai fotogrammi che l’avvocato Grassani mostrerà ai giudici, è l’arbitro che si dirige verso il Pipita e non viceversa. Le mani sarebbero state dunque un gesto istintivo di difesa";
- l’offesa ingiuriosa (indicata nel referto con il termine pronunciato dal giocatore «vergognoso») "non sarebbe stato riferita alla persona ma al contesto; infine il tentativo di aggressione, successivo all’espulsione, nei confronti dell’avversario Felipe ancora a terra, non sarebbe stato tale in quanto Higuain provava ad avvicinarsi a lui nel solo tentativo di sollecitarlo a dire all’arbitro che il primo fallo era stato suo".
- sarà anche mostrata la foto di un altro avversario, Badu, "che in quei secondi di concitazione provava a difendere il numero nove azzurro, ma veniva allontanato dal compagno Danilo. Badu non la prende bene e mima proprio a Danilo il calcetto che Felipe per primo avrebbe dato a Higuain".