I colleghi di Repubblica fanno il punto della situazione in merito alla vicenda ammutinamento dei giocatori del Napoli:
âO la va, o la spacca. Carlo Ancelotti ha capito che câè in gioco anche una fetta della sua enorme credibilità personale, legata in questo delicatissimo periodo a doppio filo alla crisi (di risultati e di gioco) che sta attanagliando il Napoli. Si spiega dunque pure così, molto probabilmente, il repentino cambio dâatteggiamento da parte del â leader calmoâ: trasformatosi di colpo in un irriducibile guerriero. Il dito indice puntato contro il designatore Nicola Rizzoli, durante lâincontro dellâaltro ieri con i vertici arbitrali, è stata infatti una vendetta - consumata, come si conviene, a freddo dopo i torti e lâingiusta espulsione subita contro lâAtalanta. « Mi sono sentito attaccato nella mia professionalità ». Ma il tecnico sa che ora la sua controffensiva dovrà essere efficace soprattutto sul campo, a dispetto del clima pesante e ostile che circonda gli azzurri. Tra Aurelio De Laurentiis ( ancora negli Stati Uniti) e i giocatori non è stata al momento, non è stato firmato nemeno lo straccio di una tregua. Al contrario. La società non farà alcuno sconto sulla maxi multa (da formalizzare entro 48 ore) a Insigne e compagni per lâammutinamento dopo la partita con il Salisburgoâ.