Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica della quale vi proponiamo uno stralcio: "Siamo tutti concentrati sullo spareggio per la Champions a Ferragosto. I nostri nazionali hanno compiuto un atto di maturità, accorciandosi un po’ le vacanze e presentandosi in ritiro in condizioni eccellenti. I risultati dei test che abbiamo fatto sono straordinari. Sulla carta questo è il mio Napoli più forte, spero lo dimostri sul campo".
I giocatori parlano di scudetto…
"La parola scudetto non deve essere più un tabù, per il Napoli. E non mi preoccupa che i giocatori ne parlino. Abbiamo tutte le carte in regola per lottare per il primo posto e saremo più competitivi dello scorso anno, grazie alla simbiosi tra Sarri e la squadra. Il preliminare di Champions ci aiuterà a riallacciare subito il bel discorso interrotto nel torneo scorso".
La strada è tracciata, però.
"Il Napoli continuerà a dare spettacolo e a cercare il risultato attraverso il bel gioco: andando all’attacco. Anche noi in passato abbiamo puntato su difesa e contropiede: ma è un modo di stare in campo che non regala emozioni. La filosofia di Sarri diverte molto la gente: per questo ce lo invidiano tutti. Ricordo quando perdemmo 4-2 contro il suo Empoli: fu un colpo di fulmine. Da quella sera cominciai a studiarlo e sono fiero di aver puntato su di lui".
Non resta che scalare un altro gradino, allora.
"Partecipare ai vertici è esaltante, ma arrivare davanti a tutti è superlativo. Mi sono chiesto più volte che cosa faremo, quando finalmente arriverà lo scudetto. Da sei anni l’ha vinto sempre la Juve. Sarebbe interessante, però, vedere chi è più bravo partendo ad armi pari: con lo stesso fatturato. E sarei curioso di sapere dove sarebbe arrivato il Napoli in Champions se ci fossero capitate le stesse avversarie dei bianconeri invece del Real. Se nell’urna ti capitano squadre più deboli, è facile andare fino in fondo. La formula delle Coppe andrebbe cambiata. Dovremmo giocare tutti contro tutti, organizzandole come se fossero un campionato".
Higuain è invece andato a Torino, ma reclama dal Napoli vecchie pendenze. Che si aspetta dall’arbitrato di oggi?
"De minibis non curat lex…" ("il pretore non si occupa di cose di poca importanza o di poco conto")
Ma perché tra Napoli e il Pipita è finita così male?
"Higuain ha scelto la Juve, principale rivale del Napoli. I tifosi si sono sentiti traditi e il resto è stata una conseguenza inevitabile".