Da ieri Aurelio De Laurentiis è diventato il nuovo patron della SSC Bari. L'annuncio del sindaco Decaro, come sottolineato dal Corriere del Mezzogiorno, ha spaccato in due la città pugliese. Differenti, infatti, le reazioni: da chi esulta a chi, come gli imprenditori locali, storce e non poco il naso per la scelta di affidare la squadra al produttore cinematografico.
Dalla cordata capeggiata da Gianvito Giannelli a quella di Nicola Canonico trapela fastidio. Soprattutto per come Decaro ha condotto le trattative tra paura di restare senza un’opzione spendibile e la smania di potersi giocare la carta dell’all-in. Chi invece parla è l'ex presidente del Taranto, Luigi Blasi: "Il sindaco ha toppato. De Laurentiis è un grande uomo di calcio, ma la scelta di Decaro non è rispettosa degli impegni che gli imprenditori locali avevano preso. Avrei preferito che avessero vinto gli industriali baresi. È la classica scelta di respiro corto per tenere su di morale i tifosi e magari pensare alle prossime elezioni. Ma così a Bari non si costruirà mai niente e il club non tornerà mai più in serie A".
Non le manda a dire anche Gianvito Gianelli, a capo della cordata della Ss Bari 1908: "Gli imprenditori baresi si sono mossi e hanno tirato la volata. Il nostro era un progetto innovativo che puntava anche a sostenere iniziative sociali legate al calcio. Sino a poche ore dalla scadenza del bando i soci erano tutti in prima persona al lavoro per chiudere il business plan. Comunque, avrei preferito vedere il Bari affidato a investitori espressione del territorio".