Scrive Maurizio De Giovanni nel suo editoriale per il Corriere del Mezzogiorno: Una volta tanto la sosta delle nazionali era sembrata utile a ritrovare forma e tranquillità, anche perché, si pensò, avrebbe consentito l’accelerazione dell’inserimento di qualche elemento non ancora visto in campo. E qui, il secondo triste evento. L’infortunio di Milik ha dato un’ulteriore, forte spallata alla stagione azzurra proprio nel momento del massimo distacco dalla lepre bianconera: a rompersi è stato infatti l’unico calciatore della rosa a non avere un sostituto con simili se non identiche caratteristiche, perché Gabbiadini, che è fortissimo, ha movimenti e peculiarità assolutamente differenti dal polacco. Il tutto quando, alla ripresa del torneo, si presenta al San Paolo una Roma alla ricerca di notizie su quella che sarà la sua stagione, nell’ottica di un secondo posto che sappiamo essere fondamentale per gli obiettivi economici societari e, chissà, per trovarsi al punto giusto in caso di non ipotizzabile ma pur sempre possibile zoppia momentanea della Juventus. Ecco perché la partita di oggi, pur a distanza siderale dal redde rationem di giugno e con millanta scontri da combattere, rischia di lasciare tracce sulla stagione intera. Una vittoria, magari con una prestazione di Manolo da incorniciare, rimetterebbe l’annata azzurra sui binari che hanno portato a Bergamo e distanzierebbe i giallorossi che sono i concorrenti al ruolo di antijuve meglio attrezzati. Sarebbe il miglior modo di ritrovare sicurezza e di conferire ai meccanismi di Sarri nuova dignità, perché riuscire a fare a meno del famoso argentino e pure del suo designato sostituto mantenendo identica brillantezza costituirebbe una garanzia per i prossimi difficili mesi, e darebbe anche materia di riflessione in termini di mercato di gennaio. Viceversa si imboccherebbe un tunnel buio e complicato, nel quale non si riesce a capire quali ostacoli si incontrerebbero. Ci aspetta infatti un periodo fondamentale, in cui c’è da confermare una qualificazione agli ottavi di Champions con un’enorme differenza tra primo e secondo posto nel girone; e soprattutto, per i tifosi, c’è da rimanere almeno agganciati a una Juventus che vince per ora anche giocando sostanzialmente maluccio, e c’è da chiedersi cosa farà quando comincerà a giocare bene (prossimo il rientro di Marchisio, per esempio, a completare un reparto che sta mostrando palesi difficoltà). Per questi motivi, come dicono i legali, è importantissimo, per non dire necessario, che il Napoli sfoderi una grande prestazione e imponga la propria forza; e che si imponga il San Paolo, che pare finalmente pronto a giocare un ruolo determinante con spalti gremiti. Il tutto col sorriso, perché, e lo diciamo in fondo per dare maggior forza al concetto, meraviglioso sarebbe che l’occasione concretizzasse una nuova amicizia con i giallorossi. Nel ricordo di quello che fu il bellissimo derby del sole, seppellito da quattro criminali fessi. Quella sarebbe la più importante delle vittorie.