Dopo Juventus-Milan di venerdì sera, non si accennano a placare le polemiche relative all'arbitraggio e al rigore discusso assegnato all'ultimo minuto ai bianconeri. Ne parla, in un breve editoriale sulla prima pagina di Tuttosport, anche il direttore Paolo De Paola:
"Contro Inter e Napoli nessuno ha parlato di «scandalo arbitrale» per cui il dubbio legittimo sarebbe: o sono tutti matti quelli che guardano le partite oppure sono matti quelli che le perdono. Il caso più discutibile è capitato semmai contro il Milan, ma l’atteggiamento di Montella (e non quello pessimo dei giocatori che hanno danneggiato lo spogliatoio) è stato di uno stile esemplare. Forse perchè ha prevalso nella mente dell’allenatore la sensazione che la vittoria della Juve fosse nettamente meritata. Se una formazione mostra sul campo la propria superiorità non può essere odiata (e per niente sportivamente) come avviene alla Juventus. Gonfiare a dismisura (da parte di dirigenti, giocatori e ambiente) ogni polemica anche in assenza di casi su cui scaldarsi, verificare le contraddizioni fra le partite contro Inter e Napoli rispetto a quella contro il Milan fa riflettere sul clima che si è creato. Si parla di «sudditanza» nel migliore dei casi (come se Inter, Napoli e Milan non avessero un equivalente peso specifico), di «furti» nel peggiore. Il secondo concetto è certamente il più gettonato. Lo slogan è «la Juve ruba». Ma se davvero fosse così perché continuare a giocare nello stesso campionato? Perché non escluderla anziché cercare continuamente il confronto come unità di misura per poi urlare indignazione in caso di, meritata, sconfitta? Forse un po’ di coerenza non sarebbe così disprezzabile. Essere più forti non è un peccato, ma un merito".