Quelli di Sarri padroni del gioco, quelli di Sousa raccolti nella propria metà campo e pronti a colpire in contropiede. Una scelta anche giusta, sulla carta, e probabilmente inevitabile. L'edizione fiorentina de La Repubblica scrive: "Peccato che la lunga (e faticosa) ricerca dello spazio giusto per poi andare alle spalle dei difensori con Kalinic, o con gli inserimenti degli esterni, si esauriva quasi sempre in errori nell’ultimo passaggio. Lanci sbagliati, verticalizzazioni o troppo lunghe o troppo corte. Senza dimenticare il sempre “simpatico” Tagliavento che, con Kalinic per una volta solo davanti a Reina, ha pensato bene di inventarsi un fallo del croato su Chiriches. Poi, all’improvviso, Insigne. Un gol da standing ovation, sia chiaro, ma irregolare. La mini punta di Sarri, infatti, era partito in fuorigioco. Detto questo, il vantaggio napoletano, è apparso come la logica conseguenza di quello che il confronto stava offrendo nel primo tempo. Idee, personalità, serenità e consapevolezza da una parte, manifesta dichiarazione d’inferiorità dall’altra".