Aurelio De Laurentiis si attendeva ben altra reazione da Federazione e vertici arbitrali dopo i tweet al veleno di domenica sera seguiti alla gara con la Juventus decisa di fatto da Paolo Tagliavento e soci. Il patron non ha incassato applausi nè sostegno da quei vertici che lui stesso aveva contribuito ad eleggere. La prima conseguenza dopo lo sfogo domenicale sarà in realtà un altro schiaffo proveniente da via Allegri: è ormai certo che il produttore cinematografico verrà deferito alla Procura federale per le dichiarazioni rese attraverso i social network dopo la gara di domenica. Lo stesso designatore arbitrale Marcello Nicchi (uno che i tifosi ricordano bene per il macroscopico fallo di mano di Rapajc in un Perugia-Napoli ’97) ha ‘ratificato’ tale decisione via etere al patron, accusandolo addirittura di istigare alla violenza. Messo alle strette dagli arbitri e con qualche ‘pezzo grosso’ che gli sta voltando le spalle, De Laurentiis si è visto costretto a passare al contrattacco. Dal sito ufficiale del club, preferito per una volta al meno informale twitter, Don Aurelio si è così sfogato: “Non mi sorprende che il capo degli arbitri abbia voluto difendere chi aveva commesso gravi errori. Questa volta le sue dichiarazioni sono in totale contrasto con quanto acclarato ampiamente dalle immagini televisive. I miei tweet sono semplici, essenziali e assolutamente non offensivi, poiché fotografano la realtà dei fatti ampiamente poi condivisa e ribadita da gran parte dei media. Da Pechino non ho più giudicato alcun episodio arbitrale, così come non hanno espresso giudizi nè tecnico e né squadra”. De Laurentiis sa che tutto ciò che aveva chiesto come risarcimento per il ‘furto’ subito (la sospensione dei sei arbitri capeggiati da Tagliavento) non gli sarà concesso. Il fischietto di Terni sarà in pista anche domenica, anche se gli verrà proibito il palcoscenico del San Paolo e, dopo gli ultimi precedenti (c’è anche un rigore non concesso con la Samp un mese fa) qualsiasi contatto con la maglia azzurra. “La macroscopicità degli errori è stata tale che ho ritenuto evidenziarli. La critica è sempre costruttiva per migliorare le prestazioni di tutti noi protagonisti inclusi gli arbitri. Il pensiero personale che ho inteso esprimere ha l’unico significato di evidenziare l’inadeguatezza dell’attuale sistema e la necessità di una urgente revisione dello stesso, come l’introduzione della moviola in campo che da più anni ho sollecitato. Moviola che per altro viene già utilizzata in molti sport professionistici”. Una speranza più che una richiesta per capire quanti ‘amici’ ancora abbiano DeLa ed il Napoli dalle parti di via Allegri.