L’11 agosto scorso quando stava depositando nell’urna la scheda con il nome di Carlo Tavecchio quale futuro presidente della Figc, Aurelio De Laurentiis si lasciò andare ad una gag con il collega Claudio Lotito, presidente laziale e grande sponsor dell’elezione dell’ex numero uno della Lega Nazionale Dilettanti. In barba al segretezza del voto, don Aurelio mostrò, a favore di telecamera, la sua preferenza al presidente della Lazio: “Visto che ho votato Tavecchio?”. Pensava di aver fatto la scelta giusta, anche per il suo Napoli. Con Roma e Juventus all’opposizione a caldeggiare l’elezione di Demetrio Albertini, il club azzurro, classifica alla mano, era il ‘primo d’Italia’ tra i tavecchiani. Il campionato ha stravolto le ipotesi fatte nelle stanze di via Allegri e dintorni ad agosto. Giallorossi e bianconeri, oltre a non essere danneggiati dai fischietti, come paventato in estate, sono stati addirittura avvantaggiati a più riprese soprattutto nelle ultime giornate. DeLa si è sentito ‘tradito’ ed il prossimo incrocio con Claudio Lotito, di fatto eminenza grigia della Figc e alter ego di Tavecchio, non fa altro che aumentare i dubbi del patron. Il produttore ha già espresso il suo disappunto al capo degli arbitri Messina, chiedendo un lungo stop per Tagliavento e soci. Al momento potrebbe essere l’unica mossa del club, che vuole attendere il match con la Lazio per tirare le proprie conclusioni. Esclusa l’ipotesi di un dossier, anche perchè, Juve a parte, negli uffici di Castelvolturno non si sentono defraudati nel corso del campionato dalle giacchette nere. Il patron attenderà l’esito della gara verità di domenica contro i lotitiani, ma renderà conto dei torti subiti nelle sfide contro la Juventus e, in due casi, proprio da Paolo Tagliavento. Solo in caso di mancato stop al fischietto di Terni, il produttore cinematografico potrebbe uscire allo scoperto già prima del mezzogiorno di fuoco dell’Olimpico. Prima di lasciare il San Paolo imbufalito per la direzione di Tagliavento, De Laurentiis ha avuto il tempo di scambiare qualche parola col sindaco Luigi De Magistris, sempre sulla questione stadio. Un segnale di parziale disgelo, anche se la strada resta ancora in salita in attesa della fatidica data del 30 maggio. Proprio in quelle ore il Napoli conoscerà il suo destino europeo per la stagione 2015-2016. Arbitri permettendo.