Il Napoli che esce dal San Paolo mostra di avere non solo il cuore, secondo l'edizione odierna del Corriere dello Sport, ma pure la testa "perché ragiona e sradica dalle tenebre una di quelle partite «carogne» che una volta avrebbe rappresentato un tormento esistenziale e che invece vengono assorbite con maturità".
Perchè? Perchè l'ossessione della gara contro il Real Madrid pesa in qualche modo sulla prestazione del primo tempo contro un Genoa che pressa sin dall'inizio e per tutta la prima mezz'ora: "Mica c’è bisogno di Freud: è tutto così evidente, ancor prima che si cominci, che c’è un’ombra sul san Paolo di blanço vestita [..] Poi si va sul lettino, analisi velocissima, si libera l’aria e diventa calcio vincendo un nemico occulto, la resistenza altrui e forse anche un umanissimo appannamento".