CorSport - E' il Napoli di Conte: in 80 giorni di lavoro ha restituito anima e solidità alla squadra, già 6 clean sheet e la città sogna

Napoli - Antonio Conte trasforma il Napoli e lo fa già suo! In 80 giorni di lavoro ha già ottenuto grandi risultati sotto tutti i punti di vista, ha dato un'anima alla squadra e solidità in appena sei partite di campionato.

Conte si è già preso il primato, stabilità difensiva e atteggiamento da grande. Tutti coinvolti nel suo progetto e adesso la città sogna.

Napoli: Conte fa sognare la città

La quarta vittoria contro il Monza ha regalato la vetta in solitaria  alla vigilia della sosta, ora ci sarà un altro test venerdì con il Como al Maradona. Sono cinque i risultati utili di fila dopo la sconfitta alla prima giornata e sono già sei i clean sheet contando anche la Coppa Italia.

Come riportato dal Corriere dello Sport il caso Napoli, per uno psicologo, sarebbe di semplicissima lettura: cominci a crescere quando smetti di vivere nel passato.

Vetta in solitaria 483 giorni dopo l’ultima volta dallo scudetto ottenuto, è il risultato del principio precedente. Il club, la squadra e la città sono ripartiti quando hanno iniziato a guardare la situazione con gli occhi di Antonio Conte.

Lo scudetto di Spalletti, Giuntoli, Osi, Kvara e Kim è storia imperitura come quelli di Diego e gli altri eroi, ma la prima grande impresa del signor Antonio è stata quella di riuscire a spostare l’attenzione su quello che sta accadendo ora e su quello che potrebbe accadere nel futuro con il lavoro, gli investimenti e la programmazione.

L’obiettivo è far sì che il Napoli di Conte non sia una cometa o un fenomeno estemporaneo, e i presupposti sembrano i migliori: lui ci ha messo sin dal primo giorno tutto il bagaglio di una carriera piena di trionfi per dare il via a un processo di crescita mirato all’acquisizione di una mentalità definitivamente grande, capace di gestire le grandi vittorie e di rialzarsi dopo le grandi sconfitte; e De Laurentiis s’è affidato a lui in toto, riconoscendogli pieni poteri con la squadra e finanziando una campagna acquisti faraonica, modulata prettamente su giocatori pronti e affermati (altro che prospetti).