Sì, no: ma per ora è ni, è una bolla d’aria nella quale non si può (ancora) leggere il futuro, però qualcosa s’intravede, un percorso, la scia, la strategia, le riflessioni, le esigenze, il desiderio, gli impedimenti. Benitez sì o Benitez no: chi può dirlo adesso, mentre intorno c’è una stagione che sta per entrare nel vivo? Però, come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, le riflessioni vagano, avendo una scadenza distante (ma non lontanissima), un progetto che poi andrà definito e una decisione che a gennaio, quando arriverà il 2015 ed il mandato sarà a sei mesi dalla scadenza, comincerà ad avere forme. L’idea è scolpita in questi sedici mesi di vita comune, in quel calcio di Benitez che ha stordito De Laurentiis, nel profilo e nell’autorevolezza d’un allenatore che è anche un manager, ch’è aziendalista nell’anima, ch’è enciclopedico nelle conoscenze: il Napoli ha già scelto, ma affinché vacilli (definitivamente) el señor della panchina, bisognerà sapergli offrire un orizzonte luminoso, non necessariamente lo sfarzo del mercato, ma la volontà di potersi concecedere qualche «lusso» tecnico e, soprattutto, la vocazione a migliorarsi «dentro», nella struttura, nel Centro Sportivo, nella organizzazione generale d’un mondo che è ancora troppo distante dall’elite. La posa per la prima pietra d’un rinnovo laborioso è Castelvolturno ma anche il settore giovanile: perché casa-Napoli, secondo Benitez, dev’essere sempre più accogliente, deve trattenere i top player e deve invogliarne eventualmente altri ad atterrare in questo micro-mondo che vuole allargarsi, per puntare sempre più in alto. La dimostrazione di una «europeizzazione» della filosofia ha un ruolo determinante e la funzionalità del centro sportivo, la (ri)costruzione d’un habitat naturale che sia il più vicino possibile a quello di club di primissimo piano può generare la convinzione in Benitez che su quel terreno nel quale nel luglio del 2013 è stato lanciato il primo seme si possa continuare a lasciar fiorire il suo calcio. La famiglia è a Liverpool e la lontananza dalla moglie e dalla figlie ha un valore significativo: la scelta di Benitez dipenderà chiaramente (principalmente) dalle valutazioni che appartengono alla sfera personale e che privilegiano gli affetti, ma il resto è ramificato intorno alla dimensione che il Napoli vorrà darsi, alla sua statura, alla propria autonomia nel costruire qualche gioiellino in casa - attraverso una dedizione più marcata verso i giovani - e dunque nella capacità di essere antagonisti di Juventus e Roma e protagonisti (comunque).