Il ricorso del Napoli contro la squalifica di Rafa e l’ammenda comminata ad Higuain si discuterà venerdì. E, per ora, la vicenda va necessariamente archiviata. Si vedrà poi se alla prossima di campionato, lunedì contro il Cesena, sulla panchina azzurra ci sarà Fabio Pecchia al posto del tecnico spagnolo. E si vedrà, venerdì, a prescindere dal ricorso, il Napoli se avrà o meno un altro appuntamento con la storia. Stamattina la squadra è partita per Kiev, dove domani sera è in programma la partita più importante della stagione. La squadra di Benitez sfida il Dnipro nella semifinale di ritorno di Europa League e nello stadio di Kiev sono previsti circa settantamila spettatori. Il campo dirà se sarà il Napoli o la formazione ucraina a giocare la finale a Varsavia. Il risultato dell’andata (1-1) non dà rassicurazioni agli azzurri, che al San Paolo erano andati in vantaggio con David Lopez e poi erano stati rimontati con un gol in evidentissimo fuorigioco di Seleznyov. Il Napoli ci crede. E ci crede Gonzalo Higuain con la carica delle personalissime 101 presenze. Ha toccato quota 100 a Parma. Per lui 51 gol in azzurro, in pratica uno ogni due partite. Gli tocca, dunque, scardinare il bunker del Dnipro che in casa ha subito appena tre gol in sette gare di Europa League - dal play off ai quarti passando per il girone (contro Hajduk Spalato, Qarabag e Inter). Tocca a Gonzalo trascinare i compagni verso una vittoria che segnerebbe la storia del Napoli. Ventisei anni fa l’unica coppa Uefa, il sogno può ripetersi e l’ottimismo regna in casa Napoli.
Nella lista dei convocati non ci sono De Guzman e Zuniga, ancora infortunati. Per una sfida così importante, stavolta, è stato designato un arbitro esperto. Si tratta del serbo Milorad Mazic. Ha già diretto gli azzurri in passato. Lo scorso anno Arsenal-Napoli, per la seconda giornata della fase a gironi di Champions League. Ha esperienza e anche spessore, sebbene non abbia fatto una figura eccellente ai mondiali in Brasile. Domani sera gli toccherà un compito delicato, soprattutto dopo le polemiche che aveva sollevato la sestina arbitrale norvegese della gara di andata.