Scrive Antonio Corbo su La Repubblica: Più che spiegare la partita con il Sassuolo, oggi a Sarri basta mostrare la classifica. Correrà un brivido sulla schiena di giocatori che si dividono 75 milioni netti di ingaggi, 150 lordi. Settimo posto, appena 24 punti, a 9 dalla Juve più vulneravbile degli ultimi anni, 5 dal secondo posto. Vale davvero così poco il Napoli quest’anno? Di sicuro no, ma dolcemente affonda nella sua vanità. Non si preoccupa di segnare più gol e prenderne meno, ma di apparire bello nel gioco. Non cerca punti e vittorie, ma alibi alla sua fragilità. Più che lottare e correre, rallenta per guardarsi meglio allo specchio. Vincere giocando sotto ritmo è un’utopia. Era arte del vecchio Santos. Vi riusciva il Napoli lo scorso anno: ma dominava con la frenetica rapidità dei passaggi corti e dei movimenti senza palla. Sarebbe bello analizzare questi temi con un allenatore esperto di tattiche come Sarri, ed averne anche una spiegazione contraria. Ma Sarri purtroppo è cambiato: è muto come una sfinge, annullata anche ieri la conferenza prepartita. Ne subisce il disturbo solo per la Champions, nel rispetto delle norme Uefa. Questo rende più malinconico lo scenario, senza voce questo Napoli sembra triste e vuoto come un arenile d’inverno, manca l’intervento della società per tutelare l’immagine del club, manca il professionale indirizzo dell’ufficio comunicazione, manca a Sarri la voglia di spiegare le sue contraddizioni. Non si scende dal secondo al settimo posto solo perché si bloccò il giovane Milik.
Comincia stasera per allenatore e squadra un test di quattro gare. Il Sassuolo, venerdì l’Inter ancora a Fuorigrotta, martedì 6 dicembre a Lisbona una sfida con due risultati utili e decine di milioni in gioco, domenica 11 a Cagliari. Non è un ciclo terribile, ma dirà più di quanto Sarri possa raccontare. Saranno sciolti tutti i nodi che tengono in ansia De Laurentiis e Chiavelli, la coppia che decide il mercato, ma soprattutto di tifosi. Saranno passate a Cagliari 16 giornate, quasi tutto il girone, apparirà tutto più chiaro anche per il nuovo programma.1) Questo Napoli vale più del settimo posto di stamane e garantisce una piattaforma solida per il futuro?2) In attesa di uno o due attaccanti (subito, c’è tempo per sognare Belotti a giugno) il Napoli ha scelto tra Gabbiadini o “falso 9”?3) Già, l’equivoco del “falso 9”. Mertens lo è, se non gioca in area ma tra le linee senza dare punti di riferimento. Ma è nullo se deve imitare un “vero 9” come nel primo tempo di Udine e mercoledì con la Dinamo Kiev.4) Il centrocampo: funziona meglio con Diawara o Jorginho, con Zielinski o Allan, siamo certi che Rog valga molto per la Croazia e nulla per il Napoli?5) Dal 14 gennaio al 5 febbraio il Napoli per la Coppa d’Africa in Gabon il Napoli presterà Koulibaly, Ghoulam ed El Kaddouri. Dei difensori acquistati, Maksimovic e Tonelli, chi sarà pronto per essere inserito?6) L’ultimo nodo lo scioglierà proprio Sarri. Costruì intorno ad Higuain un fantastico Napoli. Senza Higuain ma con una barca di acquisti sa montarne un altro da riportare in Champions?Ore 19, coraggio, tutto può ricominciare stasera, andiamo a vedere.