Pubblicato il 7-03-2017 | 14:30 da Redazione
Corbo: "Il sogno si può realizzare, ma ad una condizione: deve sfruttare la sua arma migliore e fermare Bale in partenza"
Scrive Antonio Corbo nel suo editoriale per La Repubblica: "Fantastica Champions, un club così forte il Napoli poteva trovarlo solo in finale. Il Real Madrid ne ha vinte due su tre nelle ultime edizioni. La sua tecnica è pari solo alla potenza economica della società, prima nel mondo con un fatturato di oltre quasi 600 milioni, il triplo del Napoli, sedicesimo con decoro in Europa. Ma la sua leggenda, con 35 titoli di Liga nei 115 anni anni festeggiati proprio ieri, dà le dimensioni di un sogno di un sogno ancora possibile: immaginate che impresa, che emozione, che festa ribaltare il 3-1 dell’andata. C’è una notizia che rende ancora più temibile il Real Madrid: con CR7 acronimo del portoghese Cristiano Ronaldo, con Karim Benzema detto “Monsieur” a Lione e “El Gato” in Spagna, gran gol e quel salto felino che lasciarono Albiol a mezz’aria, ecco: con CR7 e Benzema gioca stasera anche Gareth Bale assente il 15 febbraio, la freccia gallese, l’ex rugbista multiuso che corre a 37 km orari secondo uno studio messicano. È guarito Bale, ci mancava solo lui stasera, un passato da terzino sinistro in Galles, esterno alto nel Tottenham, jolly nel Southampton che per 100 milioni di euro l’ha ceduto due anni fa al Real, cifra superata solo l’estate scorsa per lo juventino Pogba. Comunque finisca, sta per cominciare la partita che segnerà la stagione del Napoli, può gonfiarlo d’orgoglio il Napoli. Siamo solo agli ottavi ma lo scontro vale per bellezza e tensione una finalissima. Riflettere sul valore degli avversari può caricare il Napoli. Debilitante fu invece nella vigilia di Madrid diffondere l’illusione che avrebbe imposto il suo gioco. Un eccesso di autostima che provocò il crollo psicologico dopo il gol lampo di Insigne. Ma nel divario il Napoli può trovare anche l’unica chiave tattica possibile: imporre non il gioco, come con un po’ di immodestia sperava a Madrid, ma il ritmo. Solo un ritmo pazzesco può sorprendere il Real Madrid, con massima attenzione agli spazi. Deve lasciarseli davanti per far scattare le sue tre fionde. Insigne, Mertens, Callejòn, è la loro serata. Il ritmo è un patrimonio ed un limite del Napoli. Se lo impone ad alta velocità, non ha avversari. Ma appena rallenta, perde campo e riflessi, subisce l’immancabile gol. A Roma chiese a Reina di reinventarsi il miglior Reina della sua carriera per superare il tumultuoso finale. L’ideale per il Napoli è confermare il pressing alto, ma senza schiacciare gli avversari. Mai lasciare le ripartenze al Real, che stasera schiera anche il veloce Bale, esterno di falcata poderosa, da bloccare quindi quando parte. Scende di solito sulla sua destra, va raccomandato quindi a Ghoulam. Nelle sue partite con il Real, 142 con 67 gol, Bale è un pericolo anche sui calci piazzati. Sul versante opposto, dove è atteso Benzema, il Napoli spera in Hysaj, purtroppo scarico negli ultimi tempi. Conforta la ritrovata forma di Koulibaly, un muro nei pressi di Ronaldo. Al centro Sarri dovrà indovinare il mediano destro, dopo aver ammirato Rog a Roma il Napoli non può trascurare Allan, all’inizio un maturo incontrista è preferibile se è davvero tonico. Ma nel confronto di centrocampo, dove svettano Casemiro, Modric e Kroos, non una squadra ma una città confida nella sontuosa direzione di Hamsik. Se non splende stasera, sarà mai una stella in Europa?".