Antonio Corbo, giornalista di Repubblica, commenta tramite il suo editoriale odierno il momento della SSC Napoli soffermandosi sul patron Aurelio De Laurentiis:
"Occorreva pagare, e l’ha fatto.
Lasciando il centro della scena al tecnico imposto dalla piazza.
Ha speso come non mai, in una estate da 149,5 milioni, con acquisti prescritti come farmaci urgenti da Conte. E il tecnico che vuol sembrare di ghiacciointravede dal ponte di comando le sagome del porto vicino. Si è rivelato un comandante. Più che la retorica della bellezza nel gioco, ha creato le premesse di un viaggio fino alla meta. La disciplina, il distacco da tentazioni oleografiche, un team numeroso e qualificato, il culto della fatica che i giocatori han fatto proprio fino a collezionare 12 insulti muscolari, gli ultimi, Neres e Buongiorno. L’obbedienza e la fede del gruppo sono il patto
Coinvolge tutti, chi detta le regole e chi le rispetta. L’ultimo Conte ha la sensibilità di adeguarsi al messaggio non scritto del presidente e ispirato dal pubblico di Napoli. Mai litigare per vincere. Sono proprio le frasi dell’allenatore le linee guida di questi giorni, quando sono apparse delle crepe. De Laurentiis ha rimosso ogni rischio di tensione inventandosi una vacanza, Conte ha capito e si è raccolto nelle febbri del finale. Quasi fatta, ci siamo. In questo possibile scudetto fatto solo di sacrifici e rinunce, riceve la smentita che non si aspetta.
Scopre che qui, anche grazie al suo Napoli, certe cose si possono realizzare. Se questo è un prodigio".