Paolo Condò, giornalista, commenta il momento della SSC Napoli nel suo editoriale sul Corriere della Sera:Â
"Al Napoli non è dispiaciuto restare in Italia, per quanto sia stata lâennesima penitenza dovuta al flop della scorsa stagione. à tornato davanti a tutti, e i tre gol di Firenze sono stati firmati da tre acquisti della scorsa estate, Neres, Lukaku e McTominay. Il particolare apre la strada a una riflessione sullâefficacia del lavoro di Antonio Conte, un veni vidi vici che funziona ovunque, dalla Juve alla Nazionale, dal Chelsea allâInter, dal Tottenham â portato in Champions dal nono posto in cui lâaveva rilevato â al Napoli. Conte ormai è la classica profezia che si autoavvera, perché la fama di rapido costruttore di squadre che lo precede gli spiana la strada nello spogliatoio".
"Non deve perdere tempo a convincere i giocatori a seguirlo, comâè successo per esempio a Fonseca al Milan, perché lo storico dei suoi risultati li riempie di aspettative, e aderire in toto ai dettami dellâallenatore è lâovvia precondizione per realizzarle. Semmai può essere stressante dimostrarsi sempre allâaltezza di ciò che loro si attendono da lui, ma gli anni sabbatici a questo servono: a ricaricare le batterie. Il Napoli ha vinto a Firenze con spietata bellezza, una squadra di adulti che controlla lo slancio dei ragazzi avversari e li punisce a ogni ingenuità ".