E' stato l'arbitro La Penna che in campo aveva già espresso un primo giudizio sul caso Acerbi-Juan Jesus. Perché il giudice di gara voleva sospendere l'incontro Inter-Napoli quando è arrivata la denuncia in campo del difensore del Napoli.
Alla fine, come analizza il Corriere dello Sport, nulla è accaduto e ci ritroviamo poveri di certezze come ci troviamo in questa fase storica del nostro calcio. La sentena ufficiale assolve l’accusato. Quella vera e popolare avverte che l’ipocrisia è stata svelata e prevede una dura condanna per gli idioti. Una volta si diceva «basta la mossa», ovvero la minaccia di un provvedimento, per dare valore all’intervento dell’autorità e esibire un pentimento immediato. Oggi bisogna solo ristabilire l’Autorità.
Francesco Acerbi è stato assolto per insufficienza di prove. Meglio, per assenza. Sul piano del diritto, la decisione del giudice Mastrandrea è inattaccabile. Su quello morale ci sarebbe, anzi c’è, molto da dire. Per la verità un primo giudizio era già stato emesso dal giudice di campo, l’arbitro La Penna, che alla domanda rivolta a Juan Jesus - «che faccio, sospendo?» - si era sentito rispondere «ma no, tutto a posto, lui si è scusato». Il casino è poi scoppiato successivamente quando Acerbi, all’uscita dalla stazione di Milano, aveva negato di aver offeso il difensore del Napoli. Che ha reagito con un post di sincera indignazione.