Tra il concerto di Vasco Rossi e quello successivo di Jovanotti, tra Napoli e Palazzo San Giacomo ci sarà un nuovo round: il club dovrà presentare il piano di sostenibilità finanziaria dei lavori di ristrutturazione del San Paolo; e dovrà indicare il «soggetto proponente», cioè chi tirerà fuori i soldi: il Calcio Napoli, una società di De Laurentiis, oppure una società di scopo. Secondo quanto riporta l'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, la data fissata per presentare l'impegno finanziario è il 15 luglio: "si parla di 30 milioni, ma di preciso ancora non si sa nulla". Poi ci sarà la presentazione del progetto "che club e Comune intendono fare in pompa magna, come avvenuto a Roma e Milano".
L'ultimo tassello riguarda l'inevitabile convenzione-ponte per permettere al club di utilizzare lo stadio per il prossimo campionato. Un accordo che ha un valore economico abbastanza rilevante: il Napoli, infatti, valuta il fitto del San Paolo intorno ai 500 mila euro. Ma il Comune sembrerebbe pretendere di più. «La decisione passerà dal Consiglio comunale che deve esprimersi quando si parla di servizi a domanda individuale a garanzia di tutti» dice Ciro Borriello, assessore allo sport. «Spero che la questione arrivi in aula per luglio, per arrivare alla seconda giornata di campionato, a fine agosto, con una convenzione perfezionata».