"Ma cosa devono darmi? Un cesso? Voglio realizzare un San Paolo più bello che nuovo, ma se non me lo fanno fare sarò costretto a costruirne un altro altrove". Parole dure quelle di Aurelio De Laurentiis, rivolte al sindaco Luigi De Magistris e a tutto il Consiglio Comunale. Le due parti se le mandano a dire: al centro, l'ormai annosa questione dello stadio San Paolo.Â
L'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno approfondisce la querelle e fa il punto della situazione: "I dirigenti di Comune e società sportiva si erano visti più volte. In gioco c’è la ristrutturazione del San Paolo, che il club ha già illustrato con un piano di fattibilità , affidando il progetto all’architetto Zavanella che aveva già realizzato lo Juventus stadium. Il consiglio comunale dovrà dare il suo benestare ed ha novanta giorni di tempo per farlo. Ma da parte dell’assise cittadina pare non ci sia una predisposizione positiva, già pronti una serie di emendamenti che potrebbero ulteriormente rallentare l’iter di approvazione. I tempi per lo stadio nuovo si allungano ulteriormente e i venti milioni messi sul piatto da De Laurentiis sono considerati insufficienti da de Magistris. Tra i due era programmato un incontro per il 7 di ottobre, ma a questo punto gli animi dovranno prima calmarsi. E, se la differenza tra offerta e richiesta resterà ferma sui dieci milioni di euro, è più probabile che lo stadio del Napoli abbandonerà per sempre Fuorigrotta".