Identificati, denunciati per reati che vanno dall’associazione a delinquere, violenza, minacce e resistenza e lesioni aggravate e in attesa di ricevere il Daspo. Eccoli i dieci protagonisti della zuffa in curva A di domenica 30 agosto, durante la prima gara casalinga del Napoli contro la Sampdoria. Non solo calci e pugni, ma anche coltellate. Ma perché scoppiò il finimondo? "Questioni di posizionamento in curva - si legge sull'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno. - Al ventesimo minuto del primo tempo della gara, si comincia a vedere un piccolo parapiglia nella parte bassa della Curva A. Una lite che però è degenerata. Una vera e propria carica da parte di una decina di persone nei confronti di altrettante persone. Il tutto in mezzo a semplici tifosi che erano lì per assistere alla gara. Pugni, calci e infine il luccichio delle lame. Tutto registrato e archiviato. Volti stampati nei frame che gli uomini della Digos, e ieri mattina sono scattate le perquisizioni, nel cuore della Sanità. Sono tutti di quel quartiere i protagonisti di una delle pagine più brutte del calcio napoletano. E tutti hanno precedenti penali. Prima della partita, uno di loro aveva rapinato un turista greco".